La descrizione di un mondo scomparso e, insieme, il racconto di sentimenti ed emozioni che non cambiano mai. La Prefazione cristallizza in poche parole il contenuto di Villa Cecilia, un romanzo che guarda al passato, a una generazione irrequieta che si fa strada in una società che cambia velocemente, emblema di una gioventù spavalda e spaventata, turbata da desideri indotti, inespressi, incapace di affrontare le disillusioni in cui s’imbatte. Siamo a Padova, sono gli anni Settanta, e da lì si arriva alle porte del nuovo millennio. Il ricco affresco iniziale va dipanandosi tra le mani del lettore, come un arazzo di cui si tiri un filo; le situazioni narrate, la rete di personaggi che si muovono accanto al protagonista, le loro famiglie e le ragazze oggetto di costanti attenzioni, si riducono infine a un gomitolo di ricordi essenziali, con cui qualsiasi lettore, giovane o meno che sia, potrà ritrovarsi.
Giorgio Grasselli è nato a Padova dove ha esercitato per oltre cinquant’anni la professione di avvocato. Ha collaborato con le migliori riviste giuridiche di Diritto Civile con articoli commenti e massimazioni di sentenze. Con i tipi della CEDAM di Padova e UTET di Torino, ha pubblicato testi istituzionali in tema di locazioni e di diritto processuale civile. Appassionato di fotografia, ha di recente pubblicato un manuale sulla fotografia e il diritto d’autore edito da Key Editore di Milano. Ultimamente si è dato alla narrativa recuperando bozze, appunti e scritti vergati negli anni, pubblicando con la casa editrice CLEUP di Padova due racconti autobiografici: Gli anni di Torreglia, 1943- 1945 e Quando eravamo a scuola.
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