Raccontata da un narratore esterno, la storia di Simon Esperalago, per tutti Espè, è l’emblema della voglia di riscatto sociale. Figlio di un pescatore, Giacinto, e di Duna, donna dal carattere duro e intransigente, il ragazzo studia il necessario e poi inizia a lavorare per mare con il padre. Ma è bravo con i pennelli, dipinge le conchiglie, e inizia così a lavorare con Manuel, l’imbianchino del paese che lo porta in giro per tutta la costa catalana. Esperalago, lontano dall’odore di pesce, in un certo modo si rigenera. Dopo tanti anni di lavoro, di esperienze e incontri in giro per la Spagna e per l’Africa, prima con Manuel poi da solo, Espè tornerà nella sua Ametilla. Ora Espè ha una sua posizione e sicurezza economica e chissà che anche Consuelo, così umiliata in passato, non voglia perdonarlo!
Una storia semplice ma disincantata, pervasa di sano ottimismo.
Stefano Pardini è nato a Pisa nel 1972. Vive e lavora in Emilia Romagna con la sua famiglia. Si occupa di progettazione di attrezzature e macchinari ed è interessato al cinema, allo sport e al teatro. Coltiva con entusiasmo alcuni vizi (tutti legali), e ama molto scherzare, anche se si dichiara fondamentalmente una persona seria.
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