I lunghi giorni del lockdown che nella primavera del 2020 hanno costretto a casa milioni di italiani sono stati un periodo decisamente anomalo sotto ogni punto di vista: senza menzionare la preoccupazione per l’emergenza sanitaria, ma anche solo concentrandosi sul forzato cambiamento di abitudini di vita, ognuno ha sperimentato situazioni strane, per non dire surreali. Va da sé che, se si vive in pochi metri quadrati con l’unica compagnia – non sempre cordiale – di due gatti, ad un certo punto l’alternativa migliore sembra essere quella di chiudersi in se stessi… oppure, come ha fatto l’autrice di questo “diario di una quarantenna”, di mettersi a scrivere, affidando alla pagina bianca esperienze, sentimenti e ricordi che, tra alti e bassi, sono riaffiorati alla sua mente durante questo periodo così particolare. Pur essendo strutturato come un diario personale Vi voglio bene ma #stateacasalostesso non ha paura di affrontare con decisione temi delicati e universali, senza mai scadere nella banalità ma fornendo importanti spunti di riflessione sulle possibilità di miglioramento – come individui e come specie – che forse questa esperienza ci può regalare.
Francesca Sibilla, nata a Gorizia nel 1979, si è laureata in Scienze internazionali e diplomatiche lavorando da subito come volontaria nell’ambito della cooperazione internazionale e allo sviluppo in America Latina, Asia ed Africa e come consulente nei Balcani. Impegnata nella gestione di fondi strutturali in ambito comunitario, continua il suo impegno nel mondo del volontariato.
Nel 2018 ha pubblicato con Albatros Vi voglio bene lo stesso.
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