Nel 2024 ricorre il trentesimo anniversario dal progetto di restauro delle pavimentazioni di via Garibaldi a Venezia, ex Strada Eugenia. L’architettura può essere definita come l’arte dello spazio che evolve nel tempo, secondo Hegel la prima delle arti. La “passeggiata architettonica” di Le Corbusier trova a Venezia un palcoscenico ideale dove le pavimentazioni urbane giocano un ruolo fondamentale nel caratterizzare l’atmosfera unica della città. Questi selciati storici non solo esaltano le architetture circostanti, ma stabiliscono un dialogo tra gli edifici e il paesaggio.
Le strade veneziane, con le loro pavimentazioni costituite prevalentemente da masegni di trachite e pietra d’Istria ben preservate, offrono una comprensione profonda della città stessa, come evidenziato dagli scritti di Walter Benjamin.
I percorsi pedonali, rispetto a quelli acquei, aggiungono un carattere distintivo alla città lagunare, influenzando l’economia e il commercio, e creando una teatralità urbana. Il restauro di via Garibaldi ha rinnovato l’antica armonia tra progetto architettonico e contesto. Lo studio delle pavimentazioni urbane a Venezia comprende aspetti di manutenzione e conservazione, documentando le trasformazioni dal XV secolo fino agli interventi moderni. L’oro e la pietra esplora i rapporti evolutivi tra palazzi e spazi urbani, mettendo in rilievo la magnificenza della Serenissima nel corso dei secoli.
Patrizia Valle – Architetto, Dottore di Ricerca in Composizione Architettonica, ha fondato lo Studio Valle architettura e urbanistica di Venezia, specializzato nel restauro, conservazione e valorizzazione dei monumenti e delle strutture fortificate. Tra i suoi lavori più rilevanti i progetti di restauro e valorizzazione delle città murate di Cittadella (Pd), Noale (Ve), Castelfranco Veneto (Tv), San Zenone degli Ezzelini (Tv) e il restauro di ville venete, chiese, torri, palazzi e di via Garibaldi (Ve). Ha partecipato come consulente a diverse missioni scientifiche e culturali per la tutela dei monumenti e dei beni culturali in particolare a Rodi, Cipro, in Turchia, Estonia, Italia e questo l’ha portata a partecipare alle missioni del programma per la salvaguardia dei 7 siti europei più a rischio di Europa Nostra.
Ha tenuto lezioni e conferenze in numerose università e associazioni italiane e straniere. Membro del Consiglio scientifico dell’Istituto Italiano Castelli, del Consiglio scientifico di Europa Nostra dal 2010 al 2019 e dal 2019 membro del Consiglio di Europa Nostra, fa parte del Comitato Internazionale icomos. Le sue opere architettoniche e di restauro e i suoi scritti sono pubblicati in diverse riviste, monografie e nel sito: www.vallearchitettura.it
Tuia Giannesini – Architetto specializzato del restauro del costruito storico monumentale e storica dell’architettura. Laureata presso l’Accademia di Architettura di Mendrisio nel 2015 con il prof. Jonathan Sergison ha iniziato a collaborare come architetto presso lo studio Valle architettura e urbanistica di Venezia dove ha lavorato al progetto di restauro delle mura cinquecentesche di Padova, di riuso e valorizzazione della Rocca dei Tempesta a Noale e alla manutenzione del Mastio Federiciano di Monselice. Nel 2021 ha conseguito un master di secondo livello nel corso di miglioramento sismico, restauro e consolidamento del costruito storico e monumentale tenuto presso le università di Ferrara e Perugia con una tesi sul campanile pendente della chiesa di Santo Stefano di Venezia, con l’analisi evolutiva della torre e le condizioni di stabilità e verifica della vulnerabilità sismica.
Attualmente sta lavorando alla tesi di dottorato sul restauro settecentesco della chiesa della Scuola Grande di San Rocco di Venezia e il ruolo dell’architetto e proto Giovanni Scalfarotto nel cantiere per il Dottorato in Storia dell’architettura presso lo Iuav di Venezia, dove è assistente alla docenza del prof. Francesco Trovò per i corsi di “teorie e tecniche del restauro” e il “laboratorio restauro e ridisegno digitale”.
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