«[…] Lo spazio che la carta bianca offre, come fosse un corpo nudo, invita il Manfellotti a comporre, raccontando di territori inesplorati, attraversati in un viaggio che si propone di dare nuova linfa al linguaggio articolato, popolato da realtà eteree. La scrittura sembra recuperare così la sacralità della mitopoiesi, riesce a esprimere l’essenza fondendo invisibile e realtà terrena: il poeta ‘vede’ impilando le proprie immagini interne sulle cose, per poi restituircele artisticamente. Va’ dove hai cuore leggero abita i luoghi aspri della ribellione, del disordine e dell’irrazionale, e grida che la parola poetica non sarà mai ancella della ragione, e non lascerà mai quel confuso e imprecisato sentire, legato alle sensazioni, che la rende tale. È la ‘fantasia interna’, ch’e’ ditta dentro – come scrive Dante nel Purgatorio –, la matrice inimitabile della lirica. […]»
(dalla Prefazione)
Gerardo Manfellotti nasce a Napoli nel 1989. Si laurea in Scienze della Mediazione Linguistica presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere all’Università degli Studi di Napoli L’Orientale. Consegue la laurea magistrale in Interpretazione di Conferenza presso l’Università degli Studi di Trieste e, a seguire, lavora da libero professionista come traduttore e interprete di conferenza. Sceglie di trasferirsi a Firenze, dopo concorso a cattedra 2016, e poi a Campi Bisenzio, dove vive. Attualmente lavora a Signa come docente di lingua inglese.
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