Marzo 1338, Patriarcato di Aquileia. Nel villaggio denominato La Poltabia, propaggine estrema del feudo abbaziale di Moggio, la scoperta del cadavere di un uomo colpito mortalmente alle spalle indirizza i sospetti sulla giovane moglie Sabina e su padre Stephan, il frate benedettino confessore della ragazza. La situazione si complica quando, a distanza di pochi giorni, avviene un secondo fatto di sangue, caratterizzato ancora da un colpo mortale sferrato alle spalle a un boscaiolo che, nottetempo, si dilettava a intagliare il legno.
Martino da Fior, già protagonista dei precedenti racconti, assiste il giovane Comandante abbaziale Polesel di Borgoricco nelle investigazioni, tese a ricostruire i fatti accaduti e a individuarne i colpevoli. In questa ricerca della verità, prezioso sarà l’aiuto di un monaco agostiniano, abile medico e cerusico, padre Clod, un’anima in pena, faticosamente alla ricerca del suo posto nel mondo.
Sergio Faleschini è nato nel 1953 a Pontebba, in provincia di Udine. Compiuti gli studi classici, si è laureato in Filosofia a Trieste nel 1976. Abilitato all’insegnamento di materie letterarie, si è dedicato fino al 2018 alla professione di docente negli istituti scolastici statali dell’alto Friuli. Ambientati in epoca medievale nella sua terra d’origine i due precedenti romanzi Una ciotola di noci (2021) e La casa del Graben (2022).
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