Sofia, giovane violinista diplomata al conservatorio, passa il suo tempo tra la casa, il lavoro in un importante museo e i ricordi di una vita che non c’è più. Dopo una terribile perdita, la sua esistenza sembra quasi sospesa, come se inconsciamente attendesse qualcosa per ricominciare a scorrere. E questo qualcosa arriva, arriva in un giorno come tanti altri, su una panchina del parco di Villa Borghese e il suo nome è Ascanio, anche se, inizialmente, per Sofia sarà solo lo “Spettinato”.
Tra passione e poesia, realtà e finzione si snoda una storia che, da un abisso buio e profondo, riporterà Sofia alla luce.
Francesco Pasqual nasce a Roma l’8 dicembre 1975. Coltiva sin da piccolo la passione per la lettura e per la musica classica, che lo porterà allo studio del violino e del pianoforte. La poesia, la filosofia e la musica creeranno nella sua vita un girotondo verso la comprensione di ciò che lega veramente l’uomo al proprio vissuto. Partecipa a numerosi concorsi dove ottiene ottimi risultati. Le sue raccolte poetiche vengono accolte in maniera favorevole da moltissime giurie, che le premiano, le segnalano e le ritengono meritevoli di pubblicazione. Ha pubblicato varie Sillogi poetiche: “Profilo d’amore” 2017, “Giusto il tempo di…” 2019, “Ciò che resta sono gli occhi” 2020, “Intorno al verso” 2020, “Visioni in Ombra” 2021, “Come il mare” 2022. Nel 2022 vede la luce anche il suo primo libro di racconti brevi “Origami”, i cui proventi saranno poi destinati in beneficenza. Il 2023 segna la conclusione del suo primo romanzo “Un giorno senza data” pubblicato dalla Casa Editrice Albatros Il Filo e della silloge poetica “… e piove, la tua stessa pioggia piove” pubblicato nello stesso anno. Presidente di giuria, e giurato di vari Premi letterari, è ideatore del concorso di poesia “Il senso d’Orfeo”, dei format “Poeti in soffitta” e “L’eloquenza del frammento” della Nazionale Italiana Poeti di cui è Presidente. Padre fondatore del movimento artistico/letterario dell’Indicibilismo di cui pubblica un manifesto ufficiale “Indicibilismo e Melinconismo” quest’ultimo fondato dal poeta Michele Gentile.
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