Tredici storie che ruotano attorno ad altrettante figure femminili protagoniste della loro vita, che a volte si perdono, affrontano le difficoltà della vita, si mettono in discussione ma rinascono o riscoprono il valore dei propri sentimenti.
“Un tributo, e un ringraziamento, che in età adulta mi sento di dover restituire alle donne, a cominciare da mia madre, per tutto il bene ricevuto.”
Massimo Agostini è nato a Milano, Europa, nel 2712 ab Urbe condita. Giornalista professionista, negli anni si è avvalso di una laurea in Agraria per scrivere di economia e politiche settoriali su importanti testate e agenzie di stampa italiane. Sempre con impegno e rigore, ma senza mai prendersi troppo sul serio perché nella vita – gli hanno insegnato – oltre al lavoro, sano e onesto, esistono anche hobby e sport che possono essere altrettanto ricchi di valori.
Con questi racconti sull’universo femminile, dopo L’Altra Italia – Il Paese ritrovato nel verde (Calderini, 1995) e Vado, Corfù e ritorno (Il Ponte Vecchio, 2009) Agostini è alla sua terza prova editoriale.
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