Jule Gaud ci consegna un’opera poetica caratterizzata da una profonda riflessione interiore, attraverso versi che richiamano la continua ricerca di senso e di equilibrio tra le forze contrastanti della vita. La sua scrittura è essenziale e intensa, costruita su immagini simboliche che si intrecciano a concetti esistenziali, portando il lettore a esplorare territori dell’anima di grande complessità.
Lo stile dell’autore è fluido, ma non privo di trappole sottili: le pause, gli enjambement e la frammentazione del verso servono a creare una metrica libera, che riflette la frammentarietà dell’esperienza umana, mentre le scelte lessicali evocano una profondità ricca di sottotesti.
Il titolo stesso della raccolta, Trabocchi, richiama la dimensione dell’eccesso emotivo, dell’inevitabile sovraccarico di pensieri e sensazioni che spesso sfuggono al controllo.
Jule Gaud nasce in Campania e cresce nei pressi di Roma. Segue un percorso di formazione, sia liceale che universitario, basato su materie scientifiche, pur riconoscendo una particolare predilezione per l’ambito umanistico. Negli anni, parallelamente agli studi e alla professione di natura tecnico-economica, coltiva silenziosamente ma costantemente il suo forte interesse per tutto ciò che attiene al campo culturale e artistico, dedicandosi attivamente a lettura, musica e teatro. Dall’età di 28 anni inizia a dare una forma scritta alle sue riflessioni introspettive: parte di questa produzione confluisce nel 2024 in Trabocchi, prima raccolta di versi pubblicata da Albatros.
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