A Parigi gli agenti Blanchard e Lagarde devono risolvere un crimine efferato e inconsueto che nasconde, per le sue modalità, molto più di quanto possa apparire.
In un viaggio continuo tra luoghi e tempi diversi, piano piano si sbroglia un’intricata matassa dove occorre sempre guardare oltre le apparenze, così nel lavoro come nella vita. Parallelamente alla vicenda criminale si sviluppa anche la storia dei protagonisti, le loro vite, le loro personalità, le loro paure, i loro dubbi…
Alla fine, però, è necessario accettare i rischi e correrli, perché la vita è qui e ora.
Osvaldo Borghese nasce a Savona il 4 agosto 1973.
I suoi studi sono lontani dall’ambito letterario, ma fin dall’adolescenza lo spirito creativo e umanistico lo spinge verso il mondo della musica; si cimenta così nello studio della chitarra e fa parte di alcuni gruppi musicali, partecipando anche alla stesura dei testi.
Pur continuando ad amare e praticare la musica, nasce poi il desiderio di esprimersi con la scrittura, arricchendo così un percorso spirituale che da sempre vive e cresce in lui.
Questo romanzo conferma che il fiume creativo è più vicino alla sorgente che al mare e riserverà ancora gradite sorprese.
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