Fulvio è un dirigente ministeriale nella sede di Roma, preciso e organizzato sul lavoro, ma, a differenza dei colleghi, per niente incline ad abbassare il capo di fronte ai superiori. Proprio per un’osservazione tagliente sul lavoro del ministro, da un giorno all’altro gli viene comunicato il trasferimento a Trieste. Non ne è affatto contento, ma accetta la decisione mantenendo la sua compostezza e la sua integrità. A Trieste trova una situazione piuttosto desolata, che andrebbe rivista sin dalle fondamenta, e colleghi ormai disillusi; qui, però, trova anche la bella Edda, zelante segretaria che tiene le redini dell’intera sede. Tra paesaggi da fiaba, un vento impetuoso che soffia costante e un passato che ricopre tutto di nostalgia, si svela una storia d’amore che coinvolge anime e vite.
Enzo Fiorentino è laureato in Lingue e Letterature Straniere e in Sociologia, ha insegnato Lingua e Letteratura Francese; è stato Dirigente scolastico nelle scuole superiori, è stato anche Docente a contratto di Sociologia dell’organizzazione e della leadership e Sociologia degli apparati pubblici presso la Scuola di Specializzazione in Pianificazione e Politiche Sociali della Facoltà di Economia di Bari.
Ha pubblicato sulla rivista “Il progresso del mezzogiorno” (Anno VII – n. 13 – giugno 1983) il saggio Famiglia, società e crisi, con ampia bibliografia critica.
Consegna alle stampe, per i tipi di Milella editore, La dispersione scolastica come problema sociologico (Bari, 1995), sulla rivista “Frontiere” il saggio sulla rivoluzione culturale del politologo Ivan Illich, Nella vigna di Ivan Illich (anno I, n.2) e il saggio Mounier e la personalizzazione della politica (anno II, numero unico, 2005). Nel testo curato da Cosimo Laneve, La scuola educa o istruisce? o non educa e non istruisce?, Carocci editore (2010), pubblica il saggio Per una scuola che educa ed istruisce. Per la casa editrice “ALBATROS – Il Filo”, il romanzo Una breve stagione d’amore (2023) e il saggio I misteri inspiegabili della politica italiana (2023).
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