Storia di quel che sarò è un’opera singolare. «Ceci n’est pas un livre» dice l’autrice nell’introduzione, parafrasando Magritte. È un luogo – reale e virtuale – un viaggio, un intreccio di storie, di emozioni, di aspettative. È un susseguirsi di domande, alcune delle quali non troveranno mai risposta, ma rimarranno sospese in un eterno presente. Lavorare con i pazienti pediatrici oncologici significa fare i conti con una fragilità fisica ed emotiva raramente riscontrabile in altre circostanze, che si manifesta in tutta la sua durezza sia nella gestualità, che spesso perde la naturalezza propria di quell’età, sia soprattutto nei disegni che, dietro richiesta dell’autrice, i bambini producono durante gli incontri. Mettere su carta significa proiettare al di fuori di sé il proprio vissuto, dargli una forma concreta e, forse per questo, meno spaventosa; significa liberarsi anche un po’ di un peso che grava su spalle troppo piccole per sopportarlo, trovando dall’altra parte una mano tesa pronta ad accoglierlo.
Maristella Mezzapesa, psicologa Clinica e della Salute, nasce a Pisticci (MT) nel 1995. Psicoterapeuta in formazione ad indirizzo psico-dinamico, svolge l’attività formativa professionalizzante presso l’U.O.C. di Ematologia Clinica dell’A.S.L. di Pescara.
Instagram dell’autrice: enigmadellovvio
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