Nella primavera del 1944 un drappello di sette partigiani ottenne ospitalità da un colono che lavorava le terre del Marchese Frescobaldi nel comune di Rufina (FI). Truppe tedesche della Hermann Goering presenti nella zona per effettuare rappresaglie a danno degli abitanti sospettati di prestare aiuto ai partigiani, uccisero barbaramente due partigiani e nove civili, fra cui una bambina di appena due anni, fecero razzia di tutto ciò che trovarono e appiccarono il fuoco a case e capanne. Tre dei cinque partigiani superstiti, fra cui Sindic, furono fatti prigionieri e corsero il rischio di essere deportati in Germania. Dopo 73 anni da questo evento, Marzia, la figlia di Sindic, scopre fortuitamente che suo padre ormai scomparso viene raccontato come spia, traditore e collaborazionista dei tedeschi. Da quel momento, inascoltata dalle istituzioni, inizia una instancabile ricerca della verità fino al ritrovamento di importanti documenti che provano la totale estraneità dei fatti da parte di suo padre e degli altri partigiani!
Marzia chiede l’intervento del Presidente della Repubblica, e Sergio Mattarella accoglie le sue richieste.
Marzia Toci del Medico è nata a Firenze nel 1950 ed è madre di due figlie, Elena e Beatrice. È diplomata in lingue straniere ed ha lavorato come Assistente Amministrativa e Segretaria del Capo del Personale presso una grossa azienda fiorentina e presso la Pubblica Amministrazione. Attualmente vive a Campi Bisenzio con il marito Ivano. Ha l’hobby del riciclo artistico e del giardinaggio. Fa parte della compagnia amatoriale denominata Antiossidante del Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio. SINDIC, la storia non si cambia! è la sua prima opera.
maxbol59@gmail.com –
Ho letto il libro e devo dire che i racconti ti trasportavano nei luoghi e nel periodo della storia in certi momenti ero in agitazione e apprensione come se io fossi stato in quei luoghi forse perché anche io ho avuto il babbo Partigiano e questi episodi gli ho sentiti raccontare tante volte. Da quello che ho letto credo che sia stato messo un punto fermo su quello che veramente sia stata la vera storia che come dice l’autrice non si cambia e non si deve cambiare bensì ricordare tutte le volte che necessita perché io come tanti se oggi siamo qui è perché in passato qualcuno ha lottato alla Liberazione di tante città e paesi Italiani. Grazie hai partigiani.
Bruna Ottaviani –
Marzia all’età di 70 anni, scopre per caso che il padre Osvaldo morto 50 anni prima, viene descritto in un libro come una spia e un collaborazionista dei tedeschi. Marzia sconvolta dalla scoperta, decide di ristabilire la verità storica per riabilitare la figura del suo adorato padre. Da qui nasce questo interessante racconto che si snoda dagli anni 20 agli anni 70 ripercorrendo oltre alle vicende storiche anche quelle personali della famiglia dell’autrice.
Libro intenso, emozionante e scritto con uno stile curato e coinvolgente. L’autrice l’ha sicuramente scritto con il cuore.
Ho letto questo libro tutto d’un fiato appassionandomi alle vicende della famiglia dell’autrice e ne consiglio la lettura a tutti.
Rossana –
Questi sono i regali quelli belli, inaspettati che fanno bene al cuore, Ringrazio la mia meravigliosa amica Elena e la sua mamma la Sig. ra Marzia Toci del Medico nonche’ scrittrice di questo bellissimo libro, una storia sensibile, nostalgica, combattuta e veritiera che ci riporta indietro nel tempo ma, estremamente attuale. Ve lo consiglio, ne rimarrete affascinati 💜
ELENA BERNABEI –
Consigliato a tutti. Libro pieno di sentimenti. Mi è piaciuta molto la scrittura che aiuta a riportare alla memoria vicende dei partigiani e staffette che nel periodo della seconda guerra mondiale hanno difeso e liberato la nostra bella Firenze mettendo a rischio la propria vita. Tutto attraverso la vita di Sindic cioè il partigiano Osvaldo Toci del Medico che nonostante l’accusa “ingiusta” di essere un collaborazionista dei tedeschi va avanti con le proprie ideologie anche grazie all’amore della sua futura moglie Annita. Dalle accuse verrà poi scagionato e risulterà estraneo ai fatti. Uomo dai grandi valori , che ha amato la sua famiglia fino alla fine della sua breve vita.
Adriana Randazzo –
La storia di Sindic, raccontata dalla figlia, Marzia Toci Del Medico, con incommensurabile bisogno di restituire onore e verità storica ad uno, fra i tanti, degli eroi della Resistenza, obbliga il lettore al bisogno di fare critica sulle Istituzioni alle quali la memoria storica crea spesso qualche imbarazzo nella ricostruzione di fatti e avvenimenti che nella testimonianza di Marzia Toci Del Medico sono incontrovertibilmente sostenuti da una inoppugnabile documentazione storica, rivelatrice della onestà del partigiano Sindic, protagonista, suo malgrado, sulla scena di un efferato, fra i tanti, crimini di guerra. È un libro da leggere, come si dice, tutto d’un fiato, e, alla fine, gioire perché la verità ha trionfato. Purtroppo non è sempre così!
campi.valentina@alice.it –
Quale appassionata di storia moderna e di fatti e avvenimenti della seconda guerra mondiale ho letto molto volentieri questo libro.
Fatto storico che non conoscevo, un episodio tragico specchio della follia di quel periodo.
Un’ accusa ingiusta protratta negli anni, libri scritti su falsità e siti in internet che parlano di traditori e una figlia che con caparbietà riesce negli anni non solo a riabilitare il nome di suo padre ma ad andare a fondo nella verità storica , ci vorrebbero più figlie, ci vorrebbero più Marzia toci del Medico nel nostro paese.
simogio –
Voglio complimentarmi con l’autrice per il minuzioso lavoro di ricostruzione che è stato fatto: il racconto della strage è chiaro ed è interessante viverlo attraverso gli occhi delle varie persone che ne sono rimaste coinvolte. Il libro dona poi una bella e sincera immagine di Sindic, allontanandolo dalle illazioni da cui lo hai dovuto difendere. Sono convinto che questa opera permetterà a questa storia di non essere dimenticata, rimanendo come testimonianza anche per le persone più giovani come me che non sono state toccate dal conflitto mondiale. È stato un piacere leggere questo libro e lo consiglio vivamente.
SETAS44 –
Un racconto scritto col cuore per fare luce e giustizia su una vicenda di guerra.
Una strage dei tedeschi nel 1944 della quale avevano incolpato ingiustamente il padre che lei riabilitera’ dopo oltre 70 anni.
Scritto con dovizia di particolari, piacevole e coinvolgente fin dalla storia di famiglia.
Molto ben documentato, con addirittura il moderno codice “QR” che rimanda a documenti e filmati d’epoca attinenti.
Complimenti Marzia.
Alessandra Alessi –
Ho letto il libro Sindic, che dire una grande emozione, ho vissuto anche io nella mia famiglia queste esperienze, trovo che punire le persone, all’epoca erano ragazzi non ce lo dimentichiamo, che hanno messo in gioco la loro vita per contribuire alla libertà di tutti dovrebbe essere riconosciuto come un enorme valore e non dovrebbe essere permesso che taluni i scrivano falsità. Un grande abbraccio a chi ci riporta alla mente questo periodo della vita