Silenziosi percorsi in sperduti luoghi selvaggi, soste di meditati ragionamenti in solitari deserti, per specchiarsi nei propri ricordi e riconoscersi, per spogliarsi di quanto costruito e ritrovarsi.
Il libro di Loredano Cioni ci appare già dalla sua forma, dalla sua impostazione, un libro dicotomico. La dualità che si percepisce riguarda l’eterna lotta tra ragione e sentimento, tra fede e scienza, tra razionalità e passionalità. In questo libro si affrontano proprio le domande che da sempre hanno accompagnato l’uomo relativamente alla fede, all’esistenza di un Dio. Le esperienze personali e i vari casi della vita hanno portato Loredano Cioni a fare un percorso religioso privato interrogandosi sulla fede, ma ben presto lungo la strada tortuosa del non sensibile si è scontrato con i vari dogmi della religione. A questo punto ha intrapreso una sorta di ricerca, di studio delle varie religioni regalandoci un libro che alterna parti storico-documentaristiche a vere e proprie poesie ispirate e dedicate alla fede, a Dio e alla ricerca di se stesso. Ecco quindi che prosa e poesia costituiscono un’altra dicotomia, un’altra dualità quasi a testimoniare il contrasto tra fede e scienza.
(dalla prefazione)
Loredano Cioni è nato il 23 maggio del 1942 a San Minato di Pisa, dove ha conseguito il diploma di perito industriale, specializzandosi in telecomunicazioni. Ha lavorato per molti anni nella ESAOTE ed ha anche svolto attività di sindacalista. Attualmente è in pensione e si dedica alla scrittura. Prima di Signore Nostro Dio ha scritto Zone Umide Toscane, un trattato documentaristico, e Un viaggio in Maremma, romanzo ambientato nella vita agro-pastorale toscana del secolo passato.
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