Storia di un antico suburbio di Catanzaro
La storia del proprio territorio merita sempre di essere raccontata. In questo pregevole saggio, frutto di passione per la materia e di ampia ricerca storiografica, Vincenzo Belcamino accompagna il lettore in un viaggio nel passato della città di Catanzaro, nel suo originario suburbio. L’anima antica profondamente religiosa, derivante da una pre-esistente devozione pagana, permea molti luoghi di questa terra, abitata da personaggi vari, che hanno saputo compiere opere caritatevoli, sfidare le autorità cittadine, resistere ai tormenti del lavoro agricolo o alle piaghe di eventi naturali catastrofici come i terremoti. Un vero e proprio eroismo esistenziale. Un’opera completa e ricca di dettagli, utile e affascinante per tutti coloro che vogliano addentrarsi nella storia inedita di questa zona della Calabria, tuttora segnata da problematiche e contraddizioni, ma dal carattere tenace e fiero, come insegnano la storia e le storie di questo saggio.
“Nei suoi ultimi anni, da quando aveva smesso definitivamente di lavorare, amava stare accanto al focolare a osservare la legna che vi ardeva; e vi trascorreva lunghe ore, seduto compostamente, vestito al completo con cravatta e con il cappello in testa: sembrava che aspettasse la visita di una misteriosa persona di riguardo, meritevole del massimo rispetto, per cui si dovesse tenere sempre in ordine, con la barba rasata e pronto ad ogni evenienza”.
Vincenzo Belcamino (1935-2018) è nato a Santa Maria di Catanzaro. Si è laureato nel 1969 in Lettere Moderne presso l’università di Messina, conseguendo nel 1971 l’abilitazione per l’insegnamento. Dallo stesso anno ha ricoperto la cattedra di lingua e letteratura italiana e storia nell’Istituto “B. Grimaldi” presso Catanzaro. Per due anni è stato coordinatore dei corsi di abilitazione per laureati aspiranti all’insegnamento di educazione artistica e di pedagogia, tenuti a Reggio Calabria. Da sempre studioso appassionato della storia e delle usanze locali, ha pubblicato i volumi: Sant’Antonio e i ferrovieri di Catanzaro Lido (2003), per cui l’Accademia dei Bronzi lo ha insignito del premio Vivarium (2010), e ‘A fharza ‘e Carnalavara (1999). Ha contribuito alla traduzione dal latino delle bolle papali riguardanti la storia del Santo Rosario e ha tradotto per intero la Chronica Trium Tabernarum et quomodo Catacensis Civitas fuerit aedificata, pubblicata da Ursini Edizioni in un prestigioso volume di Domenico Montuoro. Ha collaborato con il periodico popolare catanzarese ’U Vanderi e con vari quotidiani locali. Ha fondato, a Santa Maria, il Circolo Sociale culturale e ricreativo, la Scuola di Musica e la Banda Musicale “Le Chiocciole”.
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