Questo libro nasce dall’esigenza di indagare a fondo il mondo sommerso e ancora per molti versi inesplorato delle malattie mentali.
L’Autore, giovanissimo, attraverso la sua storia intende dare una speranza a quanti soffrono la propria distanza dal mondo, a quanti si sentono oppressi, sopraffatti non solo da un disturbo o squilibrio (sempre che sia possibile tracciare una linea di equilibrio universalmente riconosciuta) ma da un sistema incapace di ascoltarli, aiutarli e accoglierli. Senza riserve. Perché molto hanno da dare. E da dire.
Colpisce di queste pagine la determinazione con cui Matteo reclama una svolta, una via alternativa ai tradizionali metodi di cura, proprio perché non è di guarigione che qui si parla, bensì di accettazione, compartecipazione, empatia.
Pagine che scorrono veloci e che pongono tutti noi davanti all’insolubile quesito: qual è (se esiste) il confine tra “normalità” e “follia”?
Matteo Confortola è nato a Sondrio il 27 aprile 1994.
Questa è la sua prima pubblicazione.
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