La linea che divide la consapevolezza dalla resa è sottilissima, è un limite finissimo che richiede tutto il nostro sforzo per non lasciarsi andare, per non sprofondare in quel mare di dolore e affranto che può drammaticamente piombare nella nostra vita, lasciandoci impotenti a combattere una guerra che ci sembra impossibile da vincere. Gabriella Iovino, con questa sua prima pubblicazione, ci rende partecipe della sua lotta a non farsi sopraffare dal tutto, è il suo modo speciale di fare tesoro del proprio dolore e trasformarlo in poesia, per imparare a capirlo, comprenderlo e, quando possibile, accettarlo.
Gabriella Iovino è nata nel 1994 e ha vissuto a Gragnano, in provincia di Napoli, fino al 2017. Negli ultimi anni di liceo ha cominciato a scrivere le prime poesie, con cui ha partecipato ad alcuni concorsi organizzati dalla scuola, ricevendo nel 2011 una menzione speciale e ottenendo nel 2012 il primo posto. Dopo la maturità scientifica ha deciso di assecondare la sua passione per le materie umanistiche conseguendo la laurea in Filosofia presso l’Università “Federico II” di Napoli. Contemporaneamente all’università, si è dedicata ad un’altra grande passione, quella del teatro, frequentando un’accademia, cosa che le ha permesso di cominciare a lavorare come attrice fin dal 2014. Nel 2017 decide di trasferirsi a Roma per studiare recitazione cinematografica. Nel 2020, quando si è ritrovata ad affrontare la quarantena e a stare lontana dal palcoscenico, è nata questa sua prima raccolta di poesie.
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