Ricostruire la felicità dell’infanzia è forse il viaggio più fantastico ed emozionante che si possa fare quando essa porta con sé ricordi non solo piacevoli ma che ci hanno reso, soprattutto, le persone speciali che siamo oggi. Laura Venturi fa proprio questo, ci mette a parte della sua vita rivivendo un’estate della sua infanzia, un tripudio di tradizioni, affetti, allegria, felicità che non solo scaldano il cuore ma ci ricordano come l’essenza dell’esistenza sia in quei tanti semplici attimi che ricorderemo – appunto – per tutta la vita.
Mi chiamo Laura Venturi e sono nata sull’Appennino Tosco-Emiliano, a Sambuca Pistoiese, in una piccola borgata lungo la Porrettana, nel novembre del 1943 nella casa dei nonni materni. Poco dopo la mia nascita, i miei genitori sono tornati ad abitare nel centro di Firenze, ma ogni anno, dopo la scuola, passavo i tre mesi di vacanza in montagna fra il fiume, i campi, gli amici, ma ho visto anche la vita, il lavoro difficile, faticoso delle persone che vivono lassù. Nel 1979 mi sono trasferita con la famiglia nella campagna di San Gimignano, dove svolgo l’attività di guida turistica da molti anni. Spesso, però, torno col pensiero a quelle vacanze sull’Appennino e ho voluto raccontarle per condividere la serena semplicità di quei giorni.
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