La poesia, nella sua forma più pura, ha da sempre la capacità di trascendere le barriere del tempo e dello spazio, di toccare le corde più intime dell’animo umano, di svelare le emozioni più profonde e universali. La silloge poetica di Gaia Augusto si inscrive in questa tradizione, offrendoci un viaggio suggestivo attraverso i temi dell’amore, della sofferenza, della speranza e della disillusione.
Con un linguaggio raffinato e al tempo stesso accessibile, l’autrice ci invita a riflettere sulla complessità e sulle contraddizioni dell’amore, un sentimento che, come un fuoco astratto, consuma gli animi senza concedere tregua, ma che va ugualmente assorbito appieno. La raccolta comprende una serie di poesie dedicate all’amore, colto nelle sue varie sfumature. Pur essendo astratto e impalpabile, l’amore ha il potere di trasformare e plasmare le vite di chi ne è toccato. Nelle pagine dell’opera di Gaia Augusto, esso si manifesta come un’entità ambivalente, come una rosa incantevole ma troppo spinosa per essere colta.
Gaia Augusto nasce ad Alessandria il 20 maggio 2004, ed è fin da bambina molto solitaria e riflessiva. Dimostra, a partire dalla tenera età, una passione per la scrittura che la seguirà per tutta la crescita e oltre. All’età di soli 9 anni la vita di Gaia viene stravolta e insieme alla sua famiglia si trasferisce in un’altra città, in cui trascorre l’adolescenza. Lì frequenta il liceo delle Scienze Umane, in cui si diploma a pieni voti, per poi vincere un’importante borsa di studio e intraprendere la facoltà di psicologia. All’alba dei suoi 19 anni Gaia prende una decisione: desidera andare a vivere da sola per dedicarsi completamente ai propri obiettivi, e ci riesce. Affitta una casa, compra una macchina e trova lavoro alla scuola elementare del paese, per sostenere le spese con indipendenza. Ad oggi il suo sogno è diventare una scrittrice, progetto per cui sta ancora lavorando.
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