L’ipnotica opera di Gabriele Giuliani solleva il sipario sul lettore come se sedesse a teatro. Si assiste alla messa in scena di una storia che vede coinvolti due giovani durante il loro primo incontro in discoteca, due protagonisti di una relazione come tante di quelle che nascono al giorno d’oggi. Un inizio superficiale, consumato dalla passione; un percorso che si allunga fino a cinque anni dopo, ma segnato dall’imprevisto, dall’illusione, dalla violenza e dal dolore.
L’Autore prosegue la narrazione svelandoci il vissuto interiore di un uomo seduto a teatro, che uscito dalla sala viene travolto da scenari rarefatti e inquietanti. Si sente come proiettato in una realtà di cemento, dove tutto è grigio, dipinto dall’indifferenza o dalla crudeltà umana. Si interroga sulla vita, sui rapporti con gli altri che si dimostrano privi di empatia e sensibilità, in un’atmosfera sempre cangiante e sorprendente, a tratti onirica. Il lettore viene immerso in questo vagare distorto e solitario dell’uomo che indaga sulla propria essenza, cercando disperatamente di rivelarne le verità più profonde e misteriose. Infine, viene coinvolto da componimenti poetici altamente evocativi, vibranti di suggestive riflessioni di natura esistenziale.
Gabriele Giuliani è nato a Foligno il 25 febbraio 2003.
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