L’amore forse è l’unica cosa che dura per sempre, può mutarsi ma resta, e queste pagine sono proprio dense di amore, come se a connettere le parole ci fosse un filo invisibile che man mano tesse una trama meravigliosa del legame profondo che unisce Paolo, Francesco e il loro gatto. L’affetto reciproco che unisce un uomo a un animale rappresenta l’essenza di un sentimento vero che talvolta viene meno proprio tra gli esseri umani: il prendersi cura l’uno dell’altro, la fedeltà, l’amore incondizionato.
Mia è un cucciolo di gatto quando viene trovata e portata nella sua nuova casa, e così inizia la storia. Il racconto è intervallato da citazioni tratte anche da noti scrittori e dedicate proprio al gatto; man mano ci emoziona, ci fa sorridere, ci immaginiamo le loro giornate… Guardando negli occhi di Mia avremo la certezza che l’amore, nonostante il destino, nessuno ce lo porterà via e, come racconta una leggenda irlandese, “gli occhi di un gatto sono finestre che ci permettono di vedere dentro un altro mondo”.
Paolo La Placa è nato nel 1975 a Gangi, un piccolo paese della provincia di Palermo dove è vissuto sino all’età di venticinque anni. Si è poi trasferisco a Palermo, dove ha completato gli studi conseguendo la laurea in Scienze dell’educazione. Ha iniziato a lavorare presso alcune case-famiglia per minori come educatore professionale, e nel 2007 si è trasferito a Cilavegna, in provincia di Pavia, dove tuttora vive. Lavora per la Caritas di Vigevano nell’area Carcere e collabora con la Casa di Reclusione di Vigevano.
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