L’autrice, a distanza di anni e con l’oggettività che il tempo dona, intesse una narrazione intima ed intensa in forma di lettera indirizzata all’Uomo narcisista con il quale aveva avuto una storia. In un intreccio fra racconto e analisi della personalità narcisistica, e scandagliando le dinamiche che l’hanno portata ad abbracciare quella relazione “malata”, giunge a riesaminare tutti i fatti accaduti e trasforma l’esperienza vissuta in una preziosa risorsa per sé stessa. Si rivolge infine alle Donne che stanno vivendo o che potrebbero vivere una storia come la sua.
“Alcune Donne si innamorano del tormento che vedono negli occhi di un Uomo e sono attratte da quell’abisso. Anche a te quell’abisso ha attirato e intenti una sfida per conquistare quell’Uomo, sfida che anche lui ingaggia, ma non con te, con il proprio dolore irrisolto. Lui non ti vede, vede la possibilità di scagliare su di te quel dolore, e conquistandoti vuole vincere ai propri occhi.”
“Scegli cara Donna se vuoi morire a te stessa o vivere. Abbandona la via senza uscita della ricerca di un riscatto tentando di ottenerlo da lui. Non lo avrai mai. Rivolgiti a te per quel riscatto. Quando ti rendi conto che non ce la fai più, […] scegli di allontanarti definitivamente dal tuo narcisista comunicandogli la tua decisione senza assolutamente discuterla con lui. Smetti di tradirti. E fuggi.”
Cristina Fara nasce nel 1960. L’Amore per la Scienza la porta a conseguire la laurea in Biologia e l’abilitazione professionale presso l’Università di Torino. Per alcuni anni lavora in qualità di Biologa. Parallelamente coltiva profondi interessi di tipo Umanistico e Spirituale e lo studio analitico dei rapporti interpersonali, che la spingono ad abbracciare discipline attinenti a tali argomenti. Durante questo percorso conosce la teoria delle Costellazioni Familiari e Sistemiche, che ha scopi di risoluzione delle problematiche umane. Sceglie di abbandonare il lavoro di Biologa e abbracciare il campo delle Costellazioni, e a tale fine frequenta più corsi di formazione e specializzazione per poter comparare le metodiche e arricchire e approfondire la sua esperienza lavorativa, professionale e umana.
Lavora come Costellatrice.
MASSIMILIANO MARUCA –
L’autrice ha avuto, a mio parere, un’idea rivoluzionaria: trasformare un saggio in un racconto molto personale redatto in forma di lettera aperta.
Si parte dal presupposto di una relazione amorosa finita, non tragicamente, ma nemmeno con l'”…e vissero felici e contenti” a cui le migliori favole o le “love story” dei cinema hollywoodiani ci hanno abituati.
Rivolgendosi al suo ex partner, la scrittrice sviscera completamente la relazione dal punto di vista psicologico e psicogenealogico, non per rinfacciarne la fine, ma per un moto di crescita ed evoluzione di quell’uomo (che forse non leggerà mai) e, soprattutto, di sé stessa.
Lei calca la mano sulle sue profonde emozioni, intime e segrete, senza pudore e con ironia, dissacrando il dolore patito nei pochi mesi della durata del rapporto. Ne esce vincitrice, se così si può dire, anche se nella vita non ci sono mai vincitori né vinti, carnefici né vittime, ognuno ha il suo ruolo ben preciso e perfetto da recitare per potersi evolvere.
La scrittrice si è sicuramente evoluta, senza rancore, odio, ma trasformando in una risorsa l’esperienza vissuta con il suo carceriere – emotivo – E, soprattutto, comprendendo ciò che l’ha spinta a dargli l’occasione di tenerla prigioniera a sé.
L’uomo, di ceto sociale elevato, apprezzato ed invidiato per la sua professione, alla fine si dimostra un piccolo uomo, o per citare Sciascia “un quaquaraquà” senza arte né parte, assolutamente incapace di provare emozioni ed empatia, che usa per i suoi fini le persone che lo amano.
Dalla lunga disamina, eccellente e profonda, che non dà al lettore anche neofita, possibilità di mal comprensione, si comprende un problema molto profondo ed importante a livello esistenziale che è il narcisismo.
Non lo conoscevo ed ho riflettuto molto su quanto è stato narrato ed ho ricevuto come un fulmine a ciel sereno, una profonda consapevolezza nell’intimo del mio cuore, per aver vissuto delle situazioni analoghe, che mi hanno fatto soffrire, ma maturare molto.
I narcisisti intorno a noi, sono molti di più di quanti possiamo immaginare, E con il loro agire ci manipolano ed abusano dei nostri buoni sentimenti. Genitori, amici, colleghi, titolari ed anche i nostri politici e chi governa con scelleratezza il mondo.
Quante volte ci incontriamo-scontriamo con queste persone che inconsciamente poggiamo su di un piedistallo, perché riteniamo, a torto, migliori di noi, ma che veramente valgono poco e ci fanno soffrire?
Credo che questo scritto possa davvero aiutare a riconoscere queste pesanti situazioni, a gestirle e ad evitarle, per quanto possibile, senza perdere il proprio tempo ed il sonno e, soprattutto, la propria integrità e salute fisica e mentale.
Il costo del libro è ben poca cosa rispetto a quello che esso offre psicologicamente. Lo reputo uno scritto che deve essere, “obbligatoriamente”, presente nelle librerie di ogni sano lettore che voglia fare un’acuta introspezione ed evolvere.