Matematica e poesia sono due discipline apparentemente molto distanti ma che, a ben guardare, si nutrono delle stesse passioni: la sintesi a cui l’una è costretta e a cui sempre l’altra si appella, le regole alle quali la prima è per definizione sottoposta e a cui la seconda piace costringersi, ma anche le emozioni che generano in chi le frequenta da attore o da spettatore, e l’ambizione di rappresentare la realtà nella consapevolezza che non viene loro richiesto di essere vere.
È l’idea di contaminazione tra due discipline dal volto così diverso che ha guidato Alessandro Moriconi nella composizione di questa raccolta di sonetti in romanesco che, celebrando il matrimonio tra matematica e poesia, rivisitano molti concetti della scienza dei numeri con l’efficacia del dialetto della Città Eterna.
Un progetto audace quanto naturale, nato dal desiderio di un matematico-poeta di sottolineare quanto sia fantastica la razionalità della matematica e razionale la fantasia della poesia. Un libro da gustare con il cuore e con la mente.
Alessandro Moriconi nasce a Roma il 6 marzo 1964. Laureatosi in Matematica presso l’Università La Sapienza di Roma, è impiegato dal 1986 presso l’INM, l’Istituto d’Ingegneria del Mare del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Ha sempre affiancato l’attività tecnico scientifica propria della sua formazione culturale primaria con la passione per l’insegnamento e la divulgazione scientifica in generale. L’amore per la scienza, in particolare per la matematica, non ha mai sopito la non preponderante, ma pur sempre viva, inclinazione alle discipline umanistiche, che lo ha avvicinato più volte al mondo del teatro e della poesia.
Nel 2019 pubblica per la Kimerik Dallo speakers’ corner di Campo de’ Fiori, una raccolta di sonetti in romanesco con cui si diverte a diffondere le sue emozioni, a fotografare il mondo e a dichiarare le proprie idee.
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