Teresa si sente bloccata e sfiduciata, vive ai margini della propria vita. Si osserva, però, con sufficiente consapevolezza, sa quali sono i motivi che l’hanno resa così. Tutto deriva dall’incontro con Claudio, il padre di sua figlia. La protagonista inizia a raccontare le vicende partendo dai suoi venticinque anni, quando appena assunta in un grande ospedale incontra Claudio, arrivato in pronto soccorso dopo essere stato vittima dell’ennesimo tentato omicidio da parte della moglie, Romina. Claudio è un ricercatore in campo medico, quando incontra Teresa lavora su un nuovo farmaco capace di asservire a ogni comando chi lo assume. La protagonista si troverà senza saperlo nel bel mezzo di una sperimentazione umana non ufficiale, condotta dallo stesso Claudio in concerto con altre persone. Teresa sarà ingannata continuamente nei modi più incredibili, perdendo un pezzetto per volta la sua fiducia nel mondo. Lotterà senza fermarsi, affrontando cose più grandi di lei, scoprendosi capace di reagire agli ostacoli, come nemmeno lei pensava di essere capace.
Un romanzo che diventa metafora del viaggio estremo per ritrovare sé stessi e recuperare fiducia nella vita prima che sia troppo tardi…
Simone Di Lernia è nato a Roma nel 1980. Imprenditore nell’ambito dell’estetica, possiede e gestisce varie attività legate al settore della cura della persona. Consegue i suoi studi in materie scientifiche, pur coltivando da sempre una grande passione per la filosofia e la scrittura. La sua creatività si esprime anche nell’antica arte del Bonsai, trasformando insignificanti rami in un’espressione di pura bellezza. Esordisce con Maledetta fiducia, il romanzo che teneva da più tempo nel cassetto, un viaggio nel suo mondo interiore.
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