Un caso avvincente e pieno di misteri che intreccia passato e presente, luci e ombre. Il protagonista è per natura molto curioso, e grazie anche a dei fidati e preziosi amici riesce a scoperchiare il vaso di Pandora e far emergere segreti inconfessabili che risalgono all’occupazione tedesca durante la seconda guerra mondiale, ma che ancora oggi hanno i loro effetti nefasti.
In tutto si inserisce una suggestione mistica che in qualche modo accompagna le indagini dell’ingegnere-detective Vito Cianciotta alla ricerca della verità.
Riccardo Giorgi è nato il 30 giugno 1955 a Bitetto (BA), dove ha vissuto per oltre quarant’anni svolgendo la professione di ingegnere. Si è poi trasferito a Bernalda (MT), dove vive con la moglie Silvia e la cagnetta Sally. In Basilicata ha lavorato come funzionario ingegnere prima e dirigente poi presso l’Azienda Sanitaria Locale. Attualmente è in pensione. Tra i suoi interessi spiccano la fotografia, il bricolage, l’attività sportiva (è un ex lanciatore di peso e disco) nei limiti del possibile, la musica sia leggera che classica, e la lirica. Da poco coltiva la passione di scrivere romanzi gialli. Ha già pubblicato: I veneratori della preziosa effigie, 2020; Il sassofonista, 2022.
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