La morte se è uno stadio intermedio è uno stadio di vita
La resurrezione è una realtà definitiva, ultima, il cuore della fede di ogni cristiano. Ma c’è un tempo sospeso, uno stadio intermedio fra la morte e la resurrezione su cui è interessante riflettere. Orfeo Suzzi, attingendo ad alcuni testi del Nuovo Testamento, dei Vangeli e soprattutto alle lettere di S. Paolo, cerca di fare luce su uno dei temi più complessi della teologia cristiana. Mentre la Chiesa occidentale assume “la morte come un tempo di attesa per il corpo e per l’anima”, accogliendo la più semplice distinzione aristotelica tra “anima” e “corpo”, nel giudaismo e negli apocrifi è descritto come tempo nello “sheol”. Lo Stadio intermedio è un tempo di vita prima della Resurrezione ultima e definitiva.
Un breve testo illuminante e ben documentato, di sicuro interesse per tutti gli studiosi dei testi biblici e delle questioni religiose di ampia portata.
Orfeo Suzzi (Cesena 1942). Ordinato diacono nel 1966, ha studiato a Bologna quando era Vescovo il Card. Giacomo Lercaro. Ha vissuto dieci anni a Monteveglio, a Gerico e a Gerusalemme con don Dossetti e la sua Piccola Comunità. A Gerusalemme ha scritto Appunti di Pentecoste. Nel 1978, dopo essere stato in Egitto e in Iraq, è tornato a Gerusalemme, dove ha fondato la Piccola Famiglia della Resurrezione. Ha aperto diversi monasteri a Gerusalemme, in India, in Mozambico e a Padova. Sacerdote, monaco, missionario e teologo, partendo da Gerusalemme è arrivato fino in Cina. Nel 1993 ha aperto una scuola di lingue bibliche a Cesena.
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