Nel caos della guerra e della migrazione, questa intensa storia scritta da Gino Pacifico racconta le vite intrecciate di due donne che lottano con speranza e determinazione. Layla è una dottoressa siriana che ha visto morire il figlio e il marito durante il viaggio in mare verso l’Italia, mentre Alioma è una neomamma eritrea vittima di atroci violenze. Le due si incontrano a Lampedusa, ancora sconvolte dagli orrori delle loro terre, e si donano conforto l’un l’altra prima di separarsi. Layla va in Germania, dove il suo ex fidanzato lavora come chirurgo, mentre Alioma raggiunge Roma per trovare accoglienza in una casa-famiglia. Nonostante la distanza, Layla e Alioma continuano a scriversi, pur sperimentando sfide o nuovi inizi completamente diversi. L’autore ci proietta nel vivo della tragedia della migrazione forzata, mostrandoci la disperazione e la sofferenza dei rifugiati, ma anche la resilienza e la solidarietà che può risplendere nei momenti più oscuri. Questa toccante storia di sopravvivenza, di amore e di avversità, ci invita a riflettere sulle nostre responsabilità verso coloro che hanno diritto a un futuro. Con una scrittura coinvolgente e personaggi indimenticabili, questo libro ci ricorda che, anche nelle situazioni più difficili, c’è sempre spazio per la compassione e per promuovere il cambiamento.
Gino Pacifico è nato a Mondragone (CE). Vive in Germania dove da decenni è coinvolto in diverse attività di volontariato. Ha insegnato italiano e storia nelle scuole tedesche nei Corsi di Lingua e Cultura Italiana. È laureato in Lingue e Letterature Straniere allo IULM di Milano. Ha girato diversi cortometraggi dedicati alla complessa tematica dell’emigrazione italiana in Germania dal dopoguerra alla fine del secolo scorso. Al Festival del cinema della BDFA, in Germania, nel 1989 e nel 1992 vince la Medaglia d’oro con i film: “Due valigie diverse” e “Andata e ritorno”.
Il suo primo libro bilingue di versi, “Indivisibile/Untrennbar”, è stato pubblicato nel 2012. Con la sua seconda raccolta di poesie bilingue: “La vetrina dell’emigrante/Das Schaufenster der Emigranten” vince, nel 2015 a Napoli, il Premio Internazionale “Emily Dickinson”. Nel 2018 pubblica la sua terza silloge bilingue: “Il sangue del profugo rivela/Das Blut des Flüchtlings erzählt”. Nel 2021 viene pubblicata altresì la quarta silloge bilingue, sempre in italiano e tedesco: “Il risveglio di Saffo/Das Erwachen von Sappho”. Nel 2023 viene insignito dal Presidente della Repubblica dell’Ordine della Stella d’Italia.
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