Una lettera di addio che non lascia adito ad alcun confronto. Un amore che finisce prima ancora di sbocciare in tutto il suo fulgore. David non sa spiegarsi il motivo di quella improvvisa rottura e con il cuore a pezzi resta lì, come cristallizzato, figura immobile nell’immenso atrio degli Uffizi. Passano gli anni, cambiano gli scenari e i personaggi della storia; Martine e Maxime sono una coppia solida e felice, entrambi con invidiabili carriere, una vita sociale assai vivace, l’ammirazione degli amici che guardano al loro legame forse con un pizzico d’invidia. Quello che si dice “un matrimonio riuscito”, apparentemente perfetto… Un viaggio a Londra pone Maxime davanti alla sua realtà di uomo affermato e marito fedele; il tempo di guardarsi dentro, il sospetto di una crepa, forse l’abitudine, l’affetto profondo per una compagna più simile a una sorella ormai che a un’amante appassionata e poi… E poi l’incontro con la perturbante Michelle. Un terremoto sta per scuotere le fondamenta di una vita tranquilla e i margini della crepa vanno ramificandosi, disegnando i profili di un destino che nessuno poteva immaginare. È il tempo della verità, l’ora in cui ci si guarda negli occhi, il momento fatale in cui il passato presenta il conto, restituendo a ciascuno il suo io più autentico.
Luca Terenzoni è nato nel 1969 a Massa, dove attualmente risiede. Laureato in Economia e Commercio, è impiegato presso l’ufficio amministrativo di un’azienda della Versilia, per la quale cura anche i contatti con l’estero. Grande appassionato di cinema, di quello francese in particolare, è curatore del blog Cartoline dalla Francia (cinema francese e dintorni…). Dopo Primavera in Borgogna (2010) e Gli inevitabili incontri del destino (2013), L’apparente perfezione dei sentimenti è il suo terzo romanzo.
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