“Sono figlio di genitori cattolici (mio padre lo era, ma si definiva ateo) e ho trascorso i primi 5-6 anni di vita, per quanto la memoria ancora fosse piccola, serenamente, in una normale famiglia, fatta di attenzioni, amore, amici, parenti, feste. Capita poi che mia madre cada in un forte stato di depressione, ed in questo stato, venuta a mancare anche l’attenzione di mio padre assorbita per il tempo dedicato al lavoro, venga attirata e pian piano assorbita dalla comunità dei Testimoni di Geova. L’ho voluta definire così perché il senso che ti danno è che lì, all’interno, tu possa trovare ciò di cui hai bisogno, aiuto fisico, mentale, materiale, e poi spirituale. In poco tempo, essendo stata completamente svuotata di ciò che era prima, è diventata un’adepta a tempo pieno”.
Un libro che apre una breccia, una voce che squarcia il silenzio. La sofferenza di un bambino che inizia a sentirsi diverso, una educazione impartita con severità durante l’adolescenza e le porte che la vita ti spalanca sbarrate da un credo così rigido da risultare soffocante. Ma c’è chi ha il coraggio di dire basta e riconciliarsi con la verità di se stesso…
Ed essere, finalmente libero.
Massimo Battistuzzi nasce a Conegliano il 30 giugno 1981. Fin da giovane il mare è la sua passione, lo accompagnano nella vita le immersioni, ma anche la corsa, la pittura. Diploma di tecnico elettronico, lavora nel settore per otto anni poi decide di cambiare vita, passando nel settore alimentare biologico, dove trova una nuova dimensione, un nuovo modo di intendere la vita e più tempo per se stesso. Dipingere, leggere, viaggiare, intraprendere nuovi corsi, birraio, pizzaiolo. Nasce in questo periodo il desiderio di raccontare la sua vita, passata e presente, in questo libro.
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