La Nottola di Minerva, ovvero Un’occhiata al futuro probabile se…, è un romanzo sociologico, distopico, che indossa la maschera della fantascienza secondo il genere Social Science Fiction, e traduce in immagini l’evoluzione probabile di un progetto sociale.
In un futuro imminente, il 2050 circa, sulla Terra coesistono due organizzazioni sociali tra loro sconosciute e antitetiche. Bat City, altamente robotizzata e gestita dall’intelligenza artificiale, ha realizzato la società perfetta eco-bio-bilanciata in ogni settore, dalla produzione di energia pulita all’eugenetica delle nascite; Forgotten City, sfuggita casualmente alla globalizzazione, vive nascosta e isolata per paura di essere fagocitata ed è ferma ai valori e alle tecnologie degli anni ’70. Un evento esterno metterà in evidenza i limiti di entrambe. Avventure e disavventure si susseguono sino a un finale inaspettato.
Due citazioni, nelle prime pagine, sottolineano la necessaria interazione tra l’inarrestabile evoluzione delle scienze e la responsabilità dell’uomo sapiente.
Maria Pina Crifò Antonello, nata a Castelbuono, vive ad Acicastello. Ha insegnato Storia e Filosofia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia nei Licei, ha tenuto corsi di Psico-Pedagogia presso l’Università Popolare G. Cristaldi di Acireale, è stata membro del Consiglio direttivo della SFI Società Italiana di Filosofia sezione di Catania; tra gli ultimi titoli conseguiti il Master in Pedagogia clinica. Ha pubblicato i seguenti libri:
– Videogiochi e socializzazione, Ed. Greco, 2000, saggio sulla dipendenza da videogiochi nel preadolescente.
– Le dimensioni dell’arcobaleno, Gruppo Albatros, 2011, un romanzo “a scelte” con il nome di Elsa Antonello.
– Il presagio del pipistrello rosso, Algra Editore, 2021, coautrice Lucia Russo, un romanzo di fantascienza sociologica.
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