“La mia mente è un casino. Non so cos’abbia che non va, forse è tutto nella norma. So solo che mi ci perdo dentro e faccio fatica ad uscirne, è un tornado di emozioni contenuto all’interno di una scatola, piccolissima, e io la riduco sempre di più, trattengo tutto, non lascio mai uscire nulla. In questo il mio viso mi tradisce, non ho ancora imparato a trattenere proprio tutto, se sono delusa sento il magone alla gola e gli occhi mi si gonfiano. La delusione mi ha sempre fatto star male, è una delle emozioni che più mi disturbano. Non la so gestire, mi cresce dalla pancia, sale, sale, arriva in gola e la annoda, poi stringe, sempre di più, finché gli occhi non lacrimano, ma sai cosa fa più male? Creare questo negli altri, vederli delusi, soffrire perché oggi proprio non ho voglia di uscire; mi dispiace, non riusciamo mai a passare del tempo insieme, mi dispiace, mi allontano, mi dispiace. Creo muri, come quelli delle chiese paleocristiane, alti e spessi, con pochissime finestre, perché ho paura che qualcuno mi attacchi. (…)”
(dal PROLOGO)
Francesca Cazzin nasce a Padova il 21 ottobre 2004. Cresce in una normalissima famiglia in provincia. Alle superiori sceglie il liceo classico “Concetto Marchesi”. Attualmente è iscritta al primo anno di Scienze Biologiche a Ferrara. Francesca inizia a scrivere già alle medie per annotare i suoi pensieri e provare a capire quello che le passa per la mente. Da lì non smetterà più, fino a quando la poesia non diventerà l’unica valvola di sfogo. Dal 2020 scrive moltissime poesie fino al 2023 quando decide di raccoglierle tutte, insieme alle varie prose, nel libro La mente di Lil.
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