Un passato fatto di militanza, di ricordi violenti e di scene drammatiche pesa sul presente di Furio, incapace di lasciare andare quello che è stato e di guardare avanti, verso una vita vera, della quale si possano sperimentare anche le sensazioni positive. Le vicende politiche e personali, il senso di colpa, i ricordi, gli amori, la scuola e la famiglia costellano la sua vita quotidiana, portandolo a dedicarsi a occupazioni effimere e che non lo aiutano di certo a dimenticare, ma a sentirsi ancora peggio proprio a causa di quei ricordi troppo duri da scalfire. A un certo punto forse una soluzione c’è, e appare dal nulla, un giorno qualsiasi, facendo strada a ulteriori incertezze ma anche a qualche speranza. Emilio Gironi costruisce, intorno ai pensieri del narratore, un romanzo dai toni cupi e malinconici che porta il lettore a riflettere sul senso dell’identità, sulla forza del passato e dei ricordi, e sulle possibilità di riscatto che il presente ci offre continuamente. Ma, viene spontaneo chiederselo, verso quale futuro?
Emilio Gironi è nato a Como nel 1941 e attualmente vive a Firenze. Dopo la laurea in giurisprudenza e alcune esperienze nella Pubblica Amministrazione, ha vinto il concorso in magistratura e ha esercitato le sue funzioni prevalentemente nel settore penale a Verona, Prato, Firenze e Roma.
Già collaboratore di riviste giuridiche a autore di pubblicazioni nel suo specifico campo professionale, esordisce ora nella narrativa realizzando l’aspirazione di esprimersi in un lavoro creativo.
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