Un anziano professore viene trovato morto ai margini di un bosco, poco lontano da casa, con il motore della macchina ancora acceso. Due giorni dopo riaffiora dal terriccio intriso di foglie marce anche il cadavere di un bambino, ucciso, con inaudita violenza, la stessa notte e seppellito non molto distante dal luogo dove è stato rinvenuto il corpo del professore: è soltanto una coincidenza o le morti dell’anziano uomo e del ragazzino sono in qualche modo collegate? Le indagini non approdano a nulla e sembra addirittura che la polizia sia stata messa a tacere e costretta a chiudere l’inchiesta. Saranno il tenace Direttore di un piccolo giornale e una donna dal passato traumatico a ricercare con ostinazione la verità. Una verità sconcertante, destinata a condurli molto più lontano di quanto avrebbero mai immaginato.
Antonio Migliorisi è nato a Comiso, in provincia di Ragusa. Ha intrapreso gli studi umanistici per poi laurearsi presso la Facoltà di Architettura di Firenze. Vive a Macerata dove svolge la professione di architetto, alla quale affianca la passione per la musica, il cinema e il teatro. Ha scritto brevi saggi sui temi inerenti le trasformazioni urbanistiche che hanno interessato nel secolo scorso in ambito locale la Regione Marche. Si è occupato di allestimenti per mostre ed eventi culturali. Nel 2019 ha pubblicato il suo primo romanzo La sabbia nella mente, un coinvolgente thriller dove una scioccante scoperta scientifica, capace di invalidare la mente sottraendole le conoscenze, svelerà la matrice di una perfida macchinazione. Questa è la sua seconda opera di narrativa.
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