Finalmente un’esistenza serena per Paolo e Caterina? Sembra che tutto vada per il meglio a partire da una vacanza, abbinata a impegni per pratiche successorie, nella zona di Napoli, delle sue costiere e a Capri, i luoghi di origine di Paolo, fino al ritorno in Ossola e al lavoro per entrambi. Per Caterina una nuova collega e amica con la quale condividere i viaggi per recarsi in clinica a Briga, ma anche per fare una splendida gita alle cave di marmo di Candoglia con la loro storia legata alla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano. Qui si riaprirà però la prospettiva di un ritorno dal passato per la povera incolpevole Caterina.
Basso Giuseppina è nata a Cavaria con Premezzo (VA) il 21 marzo 1959, madre di due figli di 36 e 32 anni, divorziata, felice nonna di un ragazzo di 18 anni, per anni ha lavorato come operaia, poi come collaboratrice domestica e dopo una separazione travagliata ha frequentato dei corsi per diventare operatrice sanitaria, lavorando con disabili mentali e anziani, dandosi da fare contemporaneamente con altri lavori per far quadrare il bilancio. Su indicazione di un’amica ha cominciato a lavorare in provincia di Como in una RSA, qui ha incontrato colui che è diventato suo marito e con cui vive felicemente a Domodossola. Dopo aver pubblicato piccoli racconti e dopo una pausa di anni, ha deciso di riprendere a scrivere dando seguito a una sua precedente opera del 2013; un giallo ambientato tra le bellissime montagne e le valli che circondano la sua nuova casa. Ecco ora il terzo libro che chiude le vicende di Paolo e Caterina.
Della stessa autrice, Cinque single al giallo verde (2013), romanzo che precede Tra gli artigli dell’aquila (2020); Nel mio cuore per sempre (2009) con Gruppo Albatros il Filo; Volevo morire… (2012) edizioni Il Segno; Strizza l’occhio (2015) con edizioni Youcanprint.
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