Una storia che narra la malattia del corpo, che è anche malattia dell’anima, e di come tutto ciò sia un viaggio nella sofferenza, nelle insicurezze, nei dubbi, nella paura del rifiuto e dell’abbandono. Una storia che conduce a una rinascita e a un preciso scopo: quello di ritrovare la propria essenza, affinché possa essere un indicatore di luce anche per gli altri.
“La malattia prima ti ferma, successivamente ti mostra ogni cosa per quello che è, se non hai paura di guardare, altrimenti ti travolge con ancora più veemenza. È una prova, e inizia con il costringerti a eliminare tutto ciò che non sarebbe stato più necessario: persone, situazioni, luoghi. Ti spogli degli orpelli fittizi e resti nudo davanti al cuore. Fa male, un male paralizzante vedere con chiarezza cristallina tutte le ferite e l’angoscia che schiacciano al suolo.”
Jessica Irene Pappalardo, nata a Milano nel ’91, inizia fin da bambina a collezionare diari segreti in cui custodire fiumi di emozioni. Al liceo invece dà vita a piccoli componimenti poetici, riducendo drasticamente il volume sintattico. Successivamente, prosegue l’andamento standard di quella che si potrebbe definire una vita normale privilegiata: laurea in Filosofia alla Statale di Milano, e laurea specialistica in Comunicazione e Organizzazione di Impresa presso la Cattolica. Tuttavia i ritmi incalzanti e performanti della City non si addicono al suo animo e alle vicissitudini esperite. Così, controcorrente, decide nel 2017 di trasferirsi a Salerno, città d’origine della sua famiglia. Da questo punto in poi ogni cosa cambia, e gradualmente di anno in anno, si avvicina a una forma sempre più autentica di se stessa, attraversando grandi dolori e metamorfosi. Nel 2020 prende ferma risoluzione di dar voce e sostanza ai suoi sogni e alle sue passioni. È così che nasce il romanzo Il viaggio di Iscah, concluso nel 2023.
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