Cinque racconti, cinque soldati, cinque uomini travolti dalla violenza di conflitti che non risparmiano né carnefici né vittime. Un colonnello nazista, un fascista vicino a Mussolini, un soldato americano, un ucraino e un palestinese: figure lontane per origini, ideali e motivazioni, ma accomunate da un destino già segnato, che, sul campo di battaglia, inghiotte sogni, speranze e innocenza. Forse poco importa da che parte si combatta, ciascuno viene trascinato nella spirale di violenza che colpisce senza distinzione, coinvolgendo anche vite innocenti come i civili, costretti a sopportare il peso di una follia che non hanno scelto. Un filo rosso percorre i racconti, unendo per contiguità di tempo e spazio, o per una dolorosa vicinanza tematica, le vite dei protagonisti e i destini dei popoli che si intrecciano con loro. In ogni epoca e luogo, i conflitti travolgono tutto, spegnendo ogni illusione di giustizia o gloria. Con uno stile incisivo e diretto, questa raccolta racconta il volto brutale di eventi storici passati e presenti, facendone emergere la crudeltà e il devastante impatto sull’umanità intera. Un’opera che invita alla riflessione, sottolineando l’assurdità della guerra e il tragico destino di chi vi è coinvolto.
Vito Molinari (Sestri Levante, 6 novembre 1929) è una delle figure centrali nella storia della televisione e del teatro italiani. Ha pubblicato diciotto libri, due sono in uscita (il terzo libro de Le indagini del Commissario Guido Ballarini e La Crociata degli Innocenti, basato su un episodio realmente accaduto nel 1212). Cittadino onorario di Sestri Levante, è stato nominato dal Presidente Mattarella Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica. In suo onore sono state apposte due targhe: una nel palazzo dove è nato, in Corso Colombo a Sestri Levante, e una davanti al Palazzo della Rai di Milano, in Corso Sempione 27, per ricordare che il 3 gennaio 1954 ha diretto la trasmissione inaugurale della tv. Ha diretto oltre duemila programmi, tra cui Un, due, tre con Tognazzi e Vianello; L’amico del giaguaro con Bramieri, Del Frate, Pisu; Controcanale con Corrado; La via del successo con Walter Chiari; Canzonissima ’62 con Dario Fo e Franca Rame; Babau con Paolo Poli; Lisistrata con Bramieri e Milva; Il viaggio di Astolfo di Zapponi, con Proietti e Rascel; I 7 peccati capitali di Brecht-Weill con Milva; Ubù roi con Palmer Scarpitta, Cochi e Renato e Pippo Franco; le operette a colori (Cavallino bianco, Acqua cheta, No, no, Nanette); Atelier, sceneggiato con Elsa Martinelli e Paola Pitagora. Ha firmato centinaia di spettacoli teatrali, su Feydeau, su Moliere, sugli umoristi, Marchesi, Metz, Mosca, Manzoni, Petrolini, Campanile. Ha lanciato Elisabetta Viviani, Paolo Villaggio (Fracchia con Agus e la poltrona sacco), Enrico Montesano, Caruso, Funari, Oreste Lionello, Carmen Villani, Ombretta Colli, Margaret Lee, Lara Saint Paul. Ha conosciuto la Kallas, la Bergman, Kim Novak. Ha lavorato con tutti i comici e le soubrettes, con star mitiche come Marlene Dietrich, Amru Sani, la Grecò, Josephine Baker.
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