Ho visto persone della mia età, o più giovani, seguire ideali vuoti, miti, sogni, cercare qualcosa che spesso non trovano.
È ora di fermarsi. Fermarsi a riflettere sulle proprie azioni e sui propri desideri. La riflessione diventa il perno della nostra crescita, il centro di gravità verso il quale convergere le nostre forze.
Matteo Ialonardi nasce a Tufara, un piccolo paese del Molise, in provincia di Campobasso, il 19 settembre del 1956 da genitori di umili origini. Il padre Michele dapprima operaio edile, emigrato in Svizzera, successivamente operatore scolastico nel suo paese natio. La madre, Giovannina Di Renzo, è casalinga.
Da giovane ha ricevuto una sana educazione cristiana frequentando il seminario religioso dei padri cappuccini della provincia monastica di Foggia. Laureato in Medicina e Chirurgia presso L’Alma Mater di Bologna il 27 Luglio 1984. Attualmente lavora come ortopedico e traumatologo dell’ospedale civile “Antonio Cardarelli” di Campobasso.
Durante gli anni del liceo, in occasione di festività locali, ha scritto e diretto con notevole successo piccole commedie popolari.
L’amore per la poesia si è intensificata negli ultimi anni. Soprannominato dagli amici “il poeta del Rosario”. Da qualche anno, ha iniziato a scrivere alcuni romanzi tra cui L’eritrocita e Lo scettro, la mosca e la zanzara, che saranno presto portati a termine e pubblicati.
I due romanzi saranno portati a termine e pubblicati a breve.
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