In quest’opera scandita dall’autenticità dell’essenza umana, l’autrice svela con cuore limpido la trama intricata della sua esistenza.
La sua storia di vita vede gli albori in un’epoca segnata dalle cicatrici della guerra, dove danzare attraverso gli alti e bassi degli eventi richiede resilienza. L’autrice ci conduce lungo gli anfratti delle sue dinamiche familiari, rievocando affetti profondi e immergendo il lettore nei luoghi a lei più cari. La sua penna si fa voce, narrando i momenti luminosi e le amare mancanze di una donna che non ha afferrato con ogni slancio quel desiderio di un grande amore sospeso tra le nuvole.
Il racconto si snoda tra le pieghe della Storia universale e della sua vicenda personale, mentre il mondo cambia intorno a lei, originando un affresco unico di un’epoca ormai lontana, ma anche di sensazioni in cui immedesimarsi è sempre possibile. Attraverso una prosa delicata e una scrittura coinvolgente, l’autrice si confronta con la realtà dei suoi sogni infranti, rischiarando le speranze fiorite nel giardino della sua anima. Esplorando i meandri delle incertezze e del dolore, rivela con commovente sincerità anche i lutti che hanno tranciato il suo percorso con i vuoti della perdita.
Il suo libro è un’ode alla forza interiore, una testimonianza della capacità di affrontare le sfide con dignità e della bellezza intrinseca di un’esistenza vissuta con sensibilità.
Si dice che scrivere sia una sorta di psicoterapia, che sia in grado di scaricare la tensione e di curare il dolore. Non è così per me. Io ci convivo ma non lo trasformo in amarezza, anzi, mi ha addolcito l’anima predisponendola alla compassione. Per questo ho smussato molti spigoli. Ho amato quasi tutti i miei personaggi chiamandoli per nome per farli vivere, mentre per altri ho usato uno pseudonimo.
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