Le poesie Iris Fera Franceschini hanno un respiro ampio e offrono prospettive e vedute molto diverse, sulle cose e sui sentimenti. Intraprendere la lettura di questi componimenti significa incamminarsi per un sentiero che attraversa paesaggi ed emozioni, ricco di sfumature e colori, che trasmettono una sorta di serenità interiore. Il grande fiume Oceano riesce, così, a prenderci per mano e ad accompagnarci come una guida che non vuole svelarci tutto per lasciarci il gusto della scoperta.
Iris Fera Franceschini è nata a Bolzano da madre tirolese tedesca e padre calabrese, italianissimo: l’incontro di questi due estremi l’ha resa curiosa del mondo e disponibile all’avventura. Per distrarsi dalla malinconia, è diventata giramondo, poetessa, discepola e terapeuta, non in quest’ordine.
Ha iniziato a scrivere poesie a sei anni appena alfabetizzata, e ha vinto a quattordici anni il premio per il più giovane poeta al concorso della “Dante Alighieri Trento”, quando probabilmente aveva in giuria la futura terribile preside del liceo classico “G. Prati” di Trento, sotto il cui giogo avrebbe comunque amato il mondo classico.
Forse la rigida disciplina l’ha fatta piombare in India a diciannove anni, trovando in Oriente il suo cuore e il suo destino. Ha praticato la meditazione, la terapia e la ricerca spirituale facendo la spola tra Occidente e Oriente per dieci anni circa. Intanto ha vissuto anche in Mozambico e negli U.S.A. Ha continuato a scrivere vincendo alcuni concorsi di poesia, mentre ha viaggiato e studiato, conseguendo due lauree: una in scienze dell’educazione e una in psicologia. È madre di una ragazza impegnativa e piena di temperamento. Esercita nello studio di Bolzano e Trento, a volte a Bangkok, applicando il Destiny Clearing, un approccio terapeutico bio-psico-spirituale che condivide un senso del destino e della collaborazione con la saggezza intrinseca della vita, per guarire le ferite, evolvere l’anima e trarre il meglio dal passaggio sul pianeta.
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