Un piccolo dinosauro vive in un posto incantevole, immerso nella natura, nel quale gli animali si rapportano tra loro parlando. Per lui, purtroppo, non avendo sviluppato tale facoltà, è un grande problema. Immerso nei suoi pensieri, osserva da lontano un mondo fatto di dialoghi. Triste e afflitto, vive il suo mutismo con molta rassegnazione. L’amicizia con un unicorno conosciuto per caso sarà per il dinosauro una grande spinta per affrontare il mondo. Anche l’unicorno vive isolato perché non può mostrarsi agli altri, e sarà proprio lui ad aiutare il nuovo piccolo amico in una missione speciale: l’assimilazione del linguaggio.
A detta dell’unicorno, bevendo da una pozzanghera dalle proprietà singolari situata in un luogo lontano e impervio, si possono acquisire facoltà particolari. Forse, proprio grazie a quell’acqua, il dinosauro potrà finalmente imparare a parlare, e così i due amici si avventurano intrepidi alla scoperta del luogo magico. L’incredibile esperienza che andranno a condividere rafforzerà ulteriormente la loro amicizia. Il loro amore fraterno andrà oltre ogni limite, supererà ostacoli e abbatterà le barriere della ragione.
Il dinosauro che parlava strano, di Alberto Fellone, è una storia surreale e filosofica dalle tinte molto accese e dal ritmo incalzante, a tratti esilarante, che non tralascia alcune tematiche di grande dibattimento come il bullismo e l’esclusione sociale, trattandole con molta delicatezza.
Alberto Fellone (nato a Potenza il 19 settembre 1989) è laureato in Storia e Civiltà europee con tesi in filosofia dal titolo “Onirismo: smarrirsi, ritrovarsi e perdersi nel meraviglioso”.
Prima della realizzazione di quest’opera è stato molto attivo in manifestazioni socio-culturali, come nel 2009 con la realizzazione di una Caccia a tesoro per ragazzi svoltasi nel piccolo borgo di Abriola.
Da questo gioco è stato tratto un libro dal titolo “Survivor – Caccia al tesoro” pubblicato nel 2014, nel quale racconta l’avventura di dieci squadre alla ricerca del tesoro (svoltasi in ben 8 giorni) tramite indizi collegati a luoghi del paese. Negli anni ha ideato altri game e altri eventi per animare l’estate.
Nel 2023 ha concepito un’opera teatrale itinerante dal titolo “Il puzzle dell’orrore: l’ecatombe Federici” una tragicommedia in quattro atti di cui è stato autore e regista. Messo in scena per strada e in quattro diversi luoghi del paese narra una vicenda storica romanzata sull’eccidio del barone Federici avvenuto nel 1809 ad Abriola per mano dei briganti.
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