Che Bruco non si fosse certo reso conto che le sue sembianze prima o poi sarebbero mutate è fuori discussione. Bruco era e Bruco voleva rimanere.
Che forse l’amico Gufo non lo avesse messo sull’avviso a sufficienza? Certo, sapientemente cercava di inculcare nella testa del piccolo bruco il senso dell’accettazione del cambiamento, i vantaggi di una certa metamorfosi.
Ma Bruco non comprendeva, o meglio, era tangibile in lui il mutamento, ma non ne capiva il senso. Perché cambiare in questo modo, quando avrebbe potuto vivere come sempre aveva fatto, nel prato, addentando foglie enormi e succose?
Ma il nuovo stato gli consentiva di volare, di vedere ciò che mai da bruco avrebbe visto. Come ad esempio non avrebbe conosciuto Luisa, la sua piccola e tenera amica…
Un bel problema per il piccolo bruco, che rischiava seriamente il crollo della sua stabilità emotiva, ma con il passare dei giorni, la natura fece il suo corso e tutto trovò la giusta collocazione.
Il dilemma della farfalla, di Paola Salzano, è una breve storia, ma profondissima, e reca in sé quel fascino che hanno certi racconti: poche parole che racchiudono un mondo.
L’Autrice ha colto nel segno, con splendide analogie ha saputo descrivere il dilemma della trasformazione per eccellenza: quella del bruco in farfalla.
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