In Transilvania, in un castello dalle fattezze alquanto singolari, immerso in una rigogliosa e tentacolare natura che nasconde l’edificio agli occhi altrui, sta per accadere qualcosa di molto particolare.
Regge i fili della situazione Sandro, un uomo avanti con gli anni, bizzarro nell’aspetto, dallo sguardo magnetico e dai modi molto affabili. È l’ultimo Cavaliere della Confraternita di Uruk e tra i suoi intenti c’è quello di realizzare un progetto attraverso un marchingegno tecnologico.
A tale scopo vengono selezionate undici persone provenienti dai vari Paesi del mondo e dalle attitudini più disparate, corrispondenti alla purezza del proprio segno zodiacale. Il proposito è quello di realizzare l’Unità tra l’uomo integro e la beatitudine, facilmente assimilabili allo stato di bellezza totale del Paradiso terrestre.
Attraverso espedienti misterici ed esoterici, l’intera compagnia tenterà di fermare il tempo per tendere al ricongiungimento dell’animo umano con quella dell’intero Universo.
Molte saranno le supposizioni elaborate con astuzia dagli illustri ospiti, che genereranno in loro sgomento, rabbia ma anche la curiosità di andare avanti e cercare di uscire da quel dedalo di congetture.
Soprattutto la legge della medaglia li aiuterà a espiare le proprie colpe, per raggiungere la purezza necessaria alla completa ricongiunzione con ogni essere vivente.
Il Cavaliere di Uruk, ovvero il sogno unificatore di Andrea di Massimo Giaveri, è un romanzo denso di nozioni e interessanti disquisizioni e certamente il lettore troverà numerosi agganci per importanti riflessioni.
Massimo Giaveri è nato a Milano nel 1957. Dopo la maturità scientifica consegue la laurea in Filosofia, indirizzo epistemologico, e varie specializzazioni. Personalità eclettica, ha svolto diverse occupazioni fin dalla giovane età.
Dal 1990 al 2000 è stato Guardia Ecologica Volontaria presso il Comune di Milano, dedicandosi nello specifico all’educazione nelle scuole.
Dal 1996 è contitolare di uno studio che si occupa di ambiente, sicurezza e igiene del lavoro.
Coltiva l’hobby della musica, è violinista in orchestre amatoriali e dal 2015 fa parte dell’Orchestra Sinfonica Carisch di Milano.
La sua visione del mondo, così come la finalità del romanzo, è racchiusa nell’Introduzione.
Il Cavaliere di Uruk, ovvero il sogno unificatore di Andrea è la sua prima pubblicazione.
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