Le immagini cariche di nostalgia che, nei momenti bui, scorrono veloci nella mente in un inarrestabile e continuo vortice diventano terreno fertile per le parole, quando a esserne spettatore è un animo sensibile come quello del poeta Arrigo Gamberini. Aprendo uno sguardo di riflessione sugli insegnamenti offerti dalle poesie che ne sono parte, ci si rende conto che, nel groviglio di sentimenti, dubbi, paure e interrogativi, l’amore, quello vero, resta la cosa più bella che ci sia, in tutte le sue forme ed è per questo che è importante, nonostante le ombre dell’anima, vincere la paura di soffrire per lanciarsi verso le novità che la vita ci riserva e ammirare l’arrivo di una nuova alba.
Arrigo Gamberini nasce a Bondeno in provincia di Ferrara il 23 gennaio 1967, ma vive a Bologna da sempre. Diplomato all’ITIS “Belluzzi” a Bologna nel 1986, lavora dal 1988 come tecnico elettronico in una nota fabbrica produttrice di componentistica elettronica.
Scrive poesie da quando aveva diciassette anni e come hobby legge e colleziona fumetti, in particolare Tex Willer.
Nel 2019, pubblica in self-publishing il suo primo libro dal titolo Parole nella Tempesta.
Guardare l’alba è il suo secondo libro.
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