Un’emozionante narrazione a due voci tra un ragazzo, Marco, che ha vissuto un decennio come tossicodipendente e un’operatrice, Barbara, responsabile della struttura ospitante, che ha dedicato all’essere d’aiuto a questi ragazzi molta parte della sua vita e che ha arricchito la professione con motivazione ed entusiasmo.
“Questo libro nasce dal tentativo di distogliere il naufrago dal canto ammaliante delle sirene, malefica melodia di cui si serve la sostanza per promettere ai ragazzi un mondo migliore. Questa storia è il racconto del mare in tempesta, del naufragio, della faticosa e meravigliosa ristrutturazione del vascello e del nuovo varo da parte del capitano e dei manutentori che lo assistono nell’impresa. È storia di una patologia devastante e mortale e della possibilità di un cambiamento, di un equilibrio e di una nuova rotta. Un percorso parallelo in cui la voce e il vissuto di un utente e di un operatore, in un percorso di maturazione e in una relazione di aiuto, si intrecciano creando nuove vele preziose in grado di solcare ogni mare.”
Barbara nasce a Treviso. Cresce a Mogliano Veneto. Dopo il diploma al liceo scientifico, si laurea in filosofia a indirizzo psicologico. Inizia a lavorare nel settore delle dipendenze nel 1995. Incontra il metodo riabilitativo del Progetto Uomo e dal 2004 presta servizio presso il Ceis di Treviso. Dal 2005 dirige il servizio residenziale del Ceis di Treviso. Lavorando, si forma come counselor analitico transazionale e mediatore familiare.
Marco vive un’adolescenza e una prima giovinezza travagliate e spericolate.I n questo tratto di vita, comincia ad assumere sostanze stupefacenti, sviluppando una severa dipendenza patologica, e a frequentare ambienti antinormativi e antisociali, che lo porteranno a vivere l’esperienza del carcere e della strada. Dopo l’approdo a Campocroce, affronta un impegnativo e significativo percorso di cambiamento e rinascita, grazie al quale oggi può vivere nuovi orizzonti e insperate prospettive di vita.
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