Nove storie di sentimenti, di esperienze legate alla sensualità umana, si animano appassionate e sincere, poiché al sesso possono essere strettamente legati gli effetti più perversi, così come quelli più sublimi. I racconti ricchi di descrizioni e ambientazioni particolareggiate si susseguono tra ragazzi timidi, professoresse ninfomani, maschi super dotati, ninfe pericolose, cortigiane samaritane e don Giovanni incompiuti. Perché “se c’è un modo per descrivere la complessità della condizione umana, questo è proprio a partire dai rapporti sessuali”. Per scoprire Com’è fatto il Paradiso bisogna fermare lo sguardo su quella che è “l’unica forma diretta, assoluta, intensa, ravvicinata, coinvolgente, di relazione tra le persone”.
L’autore di questi racconti, che usa lo pseudonimo di Gino Janni, è stato un docente universitario siciliano poi trasferitosi a Roma, che ha avuto lunghe esperienze di viaggi e ricerche sociali in numerosi Paesi dell’America Latina, stabilendo intense relazioni umane con le popolazioni locali delle zone rurali. I suoi racconti si basano sulle esperienze di viaggio e sugli incontri intensi e coinvolgenti che si sono accumulati in lunghi anni. Ma il ritorno costante alla sua terra di origine ha continuamente arricchito e rigenerato i suoi punti di vista sulla condizione umana nelle diversità culturali; e il confronto costante tra le esperienze e la formazione ricevuta in gioventù e le stimolanti analogie e differenze con le situazioni vissute lontano da casa, è stato il tema dominante, esplicito o nascosto, delle riflessioni quotidiane.
L’autore ha svolto anche attività di esperto per gli aspetti sociali e culturali in programmi sociali di diverse Istituzioni Internazionali, e quindi ha potuto apprezzare, e anche discutere criticamente, i due differenti fronti delle relazioni tra popoli diversi: quello degli esperti internazionali con i gruppi politici e le élite locali e quello delle relazioni ravvicinate con la povera gente delle periferie. Ha anche pubblicato numerosi libri e saggi di carattere sociale, ma mantenendo sempre una netta distinzione tra gli scritti “accademici” e i racconti delle intense esperienze umane e dei rapporti tra i sessi.
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