Marco, agente dei servizi segreti, sta indagando sulla mafia siciliana quando la sua identità è scoperta ed è costretto a partire per il Sudamerica. In Colombia, paese straordinariamente generoso ma lacerato da guerre cruente per il monopolio della droga, la sua vita si intreccia con quella del più potente narcotrafficante della storia, Pablo Escobar. Il nostro agente si muove con agilità e scaltrezza nell’indiscusso “regno” del “Patron”, soprattutto grazie all’aiuto di una ragazza, l’affascinante Rosita, e di sua sorella, la misteriosa Amparo; le due giovani donne fanno parte di un’organizzazione che si è data il compito di contrastare i cartelli della droga, desiderosa di vendicare tante morti innocenti.
Marco sta per affrontare la missione più importante della sua vita; sulle tracce di Escobar, il lettore vivrà al suo fianco una serie di avventure intervallate da colpi di scena e momenti di alta tensione, per giungere a un finale dove il confine tra fiction e realtà si fa sottile come la scia di una pallottola…
Forse questo è solo un romanzo, o forse no. Lasciamo qualcosa all’immaginazione e al lavoro degli storici.
Bruno Bianchi è nato a Badalucco e risiede a Sanremo. Grande e attento viaggiatore, ha vissuto in diversi paesi stranieri.
Ha scritto numerosi romanzi: Nel silenzio del bosco, Una lettera mai scritta, Uno scrittore da strada nelle mani di Dio, Il segreto del fiore nel deserto, Li Mendez El Tanguero, La tana di Bertrand, Vi racconto come sono morto, Gli invisibili; nonché una raccolta di poesie, Sereno sotto la pioggia.
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