Cara Vittoria, eccomi, sono la nonna. Finalmente ho trovato il tempo e la giusta ispirazione per scriverti. Ho iniziato a scrivere questa lettera nell’anno 2022. Ti ho fatto una promessa, quella di dedicarti il mio prossimo libro. Prima della tua venuta, aveva un orientamento più ampio e riguardava tutti noi, ma dopo la tua nascita ho deciso di catalizzarlo soltanto su di te, per motivi che capirai quando avrai la possibilità di leggerlo. E allora mi affretto a scrivere con gioia, perché come dice un vecchio proverbio: Ogni promessa è debito.
In questo toccante tributo alla vita, Susanna Testa Antoniol scrive una lettera aperta alla sua nipotina Vittoria, condividendo con lei le riflessioni più intime e i momenti più significativi che hanno segnato la storia della loro famiglia. Da un viaggio attraverso personali sfide di salute alla gioia di accogliere una nuova vita, l’autrice intreccia esperienze personali con eventi storici e spirituali, mostrando come la vita, nonostante tutto, rimanga un dono prezioso e sorprendente.
Con una prosa ricca di calore e una narrazione che abbraccia temi di fede, resilienza e amore intergenerazionale, Cara Vittoria, la vita è un dono! è più di un semplice libro: è una finestra sul cuore di una donna che ha visto nella nascita di una bambina non solo una celebrazione della vita, ma anche un simbolo di speranza e rinnovamento. Attraverso pagine che fluiscono tra il personale e l’universale, Susanna invita ogni lettore a riflettere sulla propria vita, sui momenti che la definiscono e sulle piccole vittorie quotidiane che spesso prendiamo per scontate. Un’opera che esalta la vita in tutte le sue forme, Cara Vittoria è un promemoria che ogni giorno è un dono, ogni respiro un miracolo, e ogni incontro con un altro essere umano un’opportunità per crescere e amare più profondamente.
Susanna Testa Antoniol è nata a Milano nel 1957. È sposata con Luigi, è madre di tre figli e nonna di otto nipoti. Ex insegnante elementare e assistente sociale, da 46 anni frequenta un movimento molto attivo nella Chiesa all’interno del quale svolge ruoli di pastoralità e di evangelizzazione. Per 14 anni insieme al marito ha condotto a Radio Mater due trasmissioni riguardanti la famiglia: Famiglie che parlano ad altre famiglie e La casa sulla roccia. Con Gruppo Albatros ha già pubblicato La tempesta sedata nel 2021 e Storia di una nonna… La svolta nel 2022, un libro a favore del dialogo tra generazioni. Dalla pubblicazione di La tempesta sedata è nato un progetto di evangelizzazione dal titolo Un libro a favore di chi soffre.
Michela –
CARA VITTORIA…LA VITA E’ UN DONO
Cara nonna Susy ho appena finito di leggere il libro.
Scrivi benissimo.
Ti viene proprio voglia di leggere pagina dopo pagina perchè il racconto ti incuriosisce.
Io che vi conosco attraverso la cura di Vittoria posso confermare, anche da questo racconto, che siete una bellissima famiglia.
A tratti mi sono commossa.
Anch’io sono figlia di una famiglia numerosa e anch’io desidero una famiglia con tanti figli.
Mentre leggevo pensavo: “quando Vittoria sarà più grandicella, quando lo leggerà a dieci anni, dodici, tredici anni potrà dire: “sono una bambina molto fortunata perchè la mia nonna, quello che io non posso ricordare per età, me l’ha scritto e raccontato con amore in questo libro”. E avere la possibilità di ricordare tutto questo è bellissimo. E questo mi ha molto emozionato.
A questa piccola bambina hai fatto un grandissimo regalo.
La vita è un dono? Si, hai proprio ragione: Vittoria ha stravolto la famiglia in meglio perchè dopo il suo arrivo sono successe solo cose belle.
Mi hanno fatto sorridere gli aneddoti che hai inserito anche a riguardo di nonno Luigi e tutta la preparazione nel giorno del parto della piccola Vittoria costruendo una casetta Lego, mattoncino dopo mattoncino, con tante stanze e personaggi che sono segno della cura che bisogna avere quando si attende un bimbo.
Grazie anche per la tua grande testimonianza di fede che emerge da ogni parola che scrivi.
La vita è veramente un dono!
Michela, la tata
Maria Grazia –
Ciao, Susanna. Ho appena finito di leggere il tuo libro di cui ti ringrazio tantissimo.
Leggerlo è stato come immergermi in un abbraccio e mi ha trasmesso tanta fiducia.
Il tuo stile confidenziale supera il pudore che il testimoniare la propria fede può comportare.
Mi hai edificato tanto e ora farò girare il tuo libro.
Grazie ancora di cuore per aver pensato a me.
Un abbraccio.
Maria Grazia
Emanuela –
Cara Susanna ,
ho appena terminato la lettura del tuo libro che tanto mi ha preso che tutte le volte che venivo interrotta non vedevo l’ora di riaverlo tra le mani per finirlo.
E’ un inno alla vita, alla rinascita, alla vittoria sulla morte che ci impegna a far fruttare al massimo il dono ricevuto. Si, la vita è un dono che merita di essere vissuta in pienezza, in tutte le sue sfaccettature, in tutte le sue situazioni, in tutti i suoi risvolti.
Un grazie infinito alla vita e al suo Creatore, artefice di tutta questa meraviglia.
Così Dio Amore, attraverso tanta gratuità, si manifesta nella sua grandezza.
Emanuela
Angela –
Libro stupendo, é stata una lettura scorrevole e piacevole scrivi benissimo come si direbbe « da Dio »!!!!
Angela
Ludovica –
Libro bellissimo!
Ludovica
Mariella –
Cara Susanna ti scrivo perché volevo ringraziarti del dono del tuo libro. L’ho letto quasi tutto d’un fiato martedì mentre ero in ospedale e aspettavo che mio marito venisse operato. Ero agitata, ma leggere il tuo libro mi ha molto tranquillizzata. “Non c’è niente di più bello che cogliere i segni di Dio nella vita vissuta scrivi”…ed è così.
Il tuo libro per me è stato un segno di Dio. In questo momento di difficoltà emotiva mi ha fatto stare bene: concentrarmi nella lettura e leggere di quanto sia bella e importante la famiglia, vedere come il Signore le cammina sempre a fianco, anche se tante volte non ci sembra, aggiungo io.
L’intervento è andato bene. Ho subito ho avvertito i nostri figli che erano in ansia. Grazie Susanna.
Mariella
Celestina –
Buon giorno carissima Susanna, sono Celestina. Abbiamo fatto un tratto di cammino di servizio alle famiglie insieme e proprio una di queste famiglie mi ha fatto pervenire come regalo il tuo libro “Cara Vittoria . . . Ia vita è un dono”.
Ti ringrazio infinitamente per tutto quello che scrivi, per il contenuto e per le emozioni che mi ha suscitato. Mi sono ritrovata, anche noi siamo nonni di quattro nipoti di una sola figlia. Colgo l’occasione per ringraziare con tutto il cuore il Signore perché è veramente grande e non finisce mai di stupirci .
Un forte abbraccio Celestina con Pierangelo .
Don Matteo –
Grazie davvero per questa testimonianza che dai col carisma dello scrivere!
Sono sicurissimo che farà tanto del bene a chi leggerà!
Anche alle mie sorelle è piaciuto moltissimo il tuo ultimo libro…avanti sempre con gioia!
Don Matteo
Amelia –
Ho finito il tuo libro Susanna : bello e ispirato
Amelia
Salvatore –
La testimonianza della nostra cara sorella nello spirito Susanna, che ci ha regalato un altro pezzo della sua vita racchiusa nel suo ultimo libro, una lettera speciale alla sua settima nipotina, Vittoria, ha parlato del dono della vita, un tema che, in questo tempo di Avvento, risuona ancora più forte: la vita che accogliamo, la vita che proteggiamo, la vita che diventa dono d’amore verso gli altri. Questo libro, terzo di una trilogia, è il frutto di un cuore aperto allo Spirito, un cuore che ha saputo raccontare con semplicità e profondità cosa significa vivere ogni istante come un dono prezioso, anche quando il cammino è segnato da prove e difficoltà.
Grazie Susanna per aver scritto il libro “Cara Vittoria…..la vita è un dono!”
Salvatore
Claudia Fox –
Questo libro meraviglioso è una lettera che trabocca di amore per la nuova nipotina, settima perla di una preziosa collana che conta ben otto gioielli. Una lettera che tocca il cuore in profondità, ricca di riconoscenza per la vita e di speranza verso il futuro. Anche questo, come tutti i libri di Susanna, è un racconto che vorresti non finisse mai tanto la lettura è scorrevole e piacevole. Scritta in modalità pacata e rilassante ci permette di immergerci nella vita intensa di una bella famiglia che crede nell’amore e nell’armonia. È un invito ad apprezzare la vita in tutte le sue forme e a lasciarsi sorprendere da essa. Assolutamente consigliato!
Jusi –
Sono Jusi e ho 70 anni.
Ho donato tanto in questa mia vita e pensavo di trascorrere questi ultimi anni in tranquillità.
Ma la vita aveva in serbo per me qualcos’altro.
La vita…così misteriosa e piena di sorprese sia positive che negative, gioie e momenti di felicità che si alternano a ostacoli che sembrano impossibili da superare e cadute rovinose.
Un giorno, circa un anno fa, mi venne diagnosticato un carcinoma ovarico.
Duro colpo, ma il peggio doveva ancora arrivare.
Buio, dentro e fuori di me,
Non mi sono mai arresa di fronte a niente.
Mi sono detta: o io o lui ( l’ntruso).
Mi sentivo scoppiare.
Il silenzio era diventato il mio migliore amico.
Restavo apparentemente calma mentre dentro tutto crollava.
Ma il peggio doveva ancora arrivare.
Duro colpo: mi hanno posizionato il PIC.
E il 6 luglio ho iniziato il mio viaggio verso l’incognito.
Nuovo per me, duro, difficile, in cui vedo il mio corpo trasformarsi.
Mi guardo allo specchio e una lacrima mi bagna il viso.
Mi guardo e non mi riconosco in quella immagine spoglia di ogni tutto.
E’ un ricordo di vecchi dolori e nuove vittorie e tutto si unisce alle altre esperienze e nuove incisioni sul mio corpo e nella mia mente, sia visibili che invisibili.
Ma tutte diventano parte del viaggio della mia vita.
Gli occhi non mentono, basta guardarmi per far crollare quelle maschere da guerriera che mi sono cucita addosso.
Tanti pensieri mi tempestavano la testa, intrisi da lunghissimi silenzi, difficili da spiegare e raccontare.
Non mi sono mai permessa di rimanere a terra dopo tutte le cadute.
Ancora una volta ho preso in mano la mia vita ed ho lottato con tutta la forza che avevo dentro, contro ogni avversità e paura, per sconfiggere l’intruso.
Sono diventata forte, perchè la vita non mi ha lasciato scelta.
Sono forte perchè ho imparato a stringere i pugni e non mollare.
Nonostante le cadute, ho ancora voglia di ballare.
Nonostante le ferite ho ancora gli occhi pieni di meraviglia.
Credo ancora che i sogni siano ancora aquiloni da inseguire.
Non c’è niente di più bello di una donna in rinascita.
Ci si rialza e si torna più forti e più belle di prima con qualche cicatrice in più nel cuore, sulla pelle, ma con tanta voglia di stravolgere il mondo anche solo con un sorriso.
E poi mi volto e all’improvviso, ascoltando una vocina che mi chiama…e mi chiama nonna…scopro un nuovo modo di amare che mi dà vita.
I nipoti mi regalano gioventù e gioia per continuare a vivere.
Viva la vita, unica sorprendente, faticosa ma comunque meravigliosa che mi ha insegnato ad essere ” io semplicemente io”.
Ho imparato che il coraggio è aver paura e comunque andare avanti lo stesso.
E tra silenzi e tuoni la vita continua.
Grazie alla vita che mi ha dato tanto.
Mi ha dato il riso e il pianto così distinguo la felicità dal rimpianto.
Jusi
Raffaella –
Ciao Susanna, ho concluso la lettura del libro “Cara Vittoria la vita è un dono”. E trovo che tu hai questo bellissimo modo di raccontare le storie della tua famiglia in un modo semplice e pieno d’amore.
La vostra disponibilità, presenza e serenità sono una guida per i vostri figli. Si percepisce benissimo l’amore incondizionato che date per loro e per i vostri nipoti. Certo la sorpresa di un figlio inaspettato può spiazzare da principio ma poi con una famiglia così unita si è certi che ogni difficoltà sarà superata.
Penso che questo libro, come i precedenti del resto, sia una carica di ottimismo e di incoraggiamento per tutti. La gioia che porta una nuova vita in casa, che sia il primo o quarto figlio, è indescrivibile. Penso all’aneddoto di Luigi che per l’euforia, senza volerlo, si è trovato in una situazione imbarazzante.
Tanto cari anche Tommaso e Sofia che con i loro racconti hanno voluto lasciare un segno di accoglienza per Vittoria e Miriam.
Grazie Susanna
Raffaella
Gabri –
Cara Susanna, ho finito di leggere il tuo libro. E’ meraviglioso e mi ha aiutato a fare un viaggio nella vita che per i tempi in cui sono vissuta sembrava impensabile.
Leggere come nasce una vita fin dal suo inizio con descrizioni così accurate a partire dal primo battito del cuore fino alle ecografie che definiscono le forme e le misure della piccola Vittoria mi ha riportato al momento del mio concepimento. Mi hai fatto ricordare che mio papà, morto quando io ero ancora piccola, mi ha lasciato una lettera da leggere ai miei 18 anni. In quella lettera ho potuto assaporare i tanti sentimenti che lui provava per me e che io non ho sperimentato durante la mia crescita ma che ho trovato in questo scritto.
E’ bello che Vittoria, quando sarà grande, potrà conoscere nei particolari la bellezze del suo primo anno di vita.
In questo libro ho conosciuto meglio anche gli altri tuoi nipoti, in particolare Tommaso e Sofia che hanno scritto due bei racconti per le loro sorelline.
L’omino grigio mi fa pensare alla mia anima che a volte è sbiadita per il peccato che si insinua nel cuore dell’uomo ed è così difficile da purificare. Il vaso incantato mi fa pensare ai progressi che fai nella vita per ritornare a galla dalle tante situazioni difficili.
Ho anche riso quando nonno Luigi ha involontariamente ingaggiato un testa a testa con la polizia pensando di non essere lui la causa di un equivoco.
Questo libro è un racconto che fa riflettere, pensare, ma anche sorridere e sorridere fa bene.
Dolores –
Carissima Susanna, da un po’ di tempo ho terminato la lettura del tuo ultimo libro. L’impressione generale che suscita quanto racconti è quella di trovarsi di fronte ad un contesto in cui tutto funziona. Le relazioni, in tutte le direzioni (tra coniugi, tra genitori e figli, tra fratelli, tra nonni e nipoti, tra zii e nipoti, tra consuoceri), sembrano ottimali. E’ un meraviglioso ingranaggio in cui tutto è fonte di vitalità: le scelte hanno portato frutto, le fatiche non sono mai disgiunte dalla gioia che generano, le circostanze- anche nel momento della malattia- si rivelano favorevoli. La fede è una rugiada che irrora di freschezza ogni giornata. La narrazione è quella della quotidianità, che ha già in sé un’intensa bellezza. Anche la forma è sostenuta e coinvolgente. Che Dio sia lodato. Evviva per le testimonianze come la tua che dimostrano che “la speranza non delude”.
Dolores
Lia –
Cara Susanna,
grazie per averci regalato, attraverso questo libro, emozioni forti che ci aprono a un mondo pieno di amore, condivisione e prova di una fede autentica.
Ho scelto questo giorno, festa della famiglia in rito ambrosiano, per finire il tuo libro e commentarlo perché ne ho percepito la sacralità nella tua.
Mi sono ritrovata in un contesto familiare dove al centro appunto viene messo in evidenza il grande dono della vita accolta con gioia e amore.
Ogni famiglia dovrebbe avere questi requisiti per poter cogliere frutti abbondanti come i vostri. Questa tua lettera meravigliosa sarà edificante per il futuro di Vittoria e non solo, i tuoi nipoti, di cui alcuni già piccoli scrittori, sono molto fortunati ad avere una nonna come te! Grazie! Un pensiero particolare per Luigi che contribuisce ogni giorno col suo cuore grande e la sua operosità alla crescita dei suoi nipoti e per l’amore che dona senza riserve a tutti voi.
Grande Luigi, sposo, padre, nonno esemplare.
Lia
Pinuccia –
Cara Susanna,
grazie al meraviglioso libro che hai scritto ho iniziato a pensare al valore della mia vita.
Non mi ero mai capitato di rileggere il mio passato e cercare di approfondire il mio lungo vissuto. Anzi avevo cercato di dimenticare gli anni della mia gioventù, della mia infanzia e tu mi hai dato la spinta a tornare indietro per ringraziare il Signore per i miei genitori e tutta la mia famiglia.
Il tuo libro mi ha aperto il cuore e mi hai dato la spinta per rivedere certi momenti importanti tanto da trovare la volontà anche di scriverli in questo foglio che oggi ti sto consegnando.
Quanti sacrifici hanno fatto i miei genitori per me, soprattutto la mamma che si è trovata giovanissima con una famiglia difficile e da sola ha dovuto provvedere per tutto e per tutti.
La ricordo sempre con la corona del rosario tra le dita ed ora so che questa sua grande fede le ha fatto superare ogni difficoltà.
Io non ho avuto una grande istruzione ed è per questo che faccio fatica a raccontarmi ma con questo tuo scritto ho avuto l’occasione di superarmi perchè anch’io voglio mettere in pratica gli insegnamenti dei miei genitori e trasmetterli anche ai miei nipoti.
Continua ad aiutarmi ad entrare sempre di più in questo progetto d’amore più grande che è la vita e complimenti per la tua capacità di esprimerti con le parole e la scrittura.
Pinuccia
Giuseppina –
Cara Susanna, ho letto la tua bella biografia scritta per la settima nipotina Vittoria e devo dire che mi ha colpito molto per i tanti spunti di riflessione che mi ha dato.
Qui sotto ne elencherò qualcuno.
Questo libro è dedicato a una quarta figlia femmina dopo l’arrivo di tre maschietti.
E’ un inno alla vita declinato in varie fasi: inno alla fede, alla speranza, alla carità e alla famiglia.
Il nome Vittoria ha un significato ancora più profondo per lei e per tutti voi. E’ stato così vincente che dopo qualche mese di gravidanza si è appreso che Vittoria avrebbe avuto presto una cuginetta, Miriam.
A questo punto l’impegno si fa sempre più intenso e il cuore dei nonni si allarga.
Nel libro ci sono note psicopedagogiche apprese anche da un importante cammino di formazione che hanno permesso a tutti di gestire meglio le relazioni all’interno della famiglia. La cura della relazione è importante.
Leggere come si sono vissute insieme le vacanze in montagna mi ha fatto sentire partecipe in prima persona di quello che stava accadendo.
Il gioco è molto importante per l’educazione dei bambini: è fatto di regole, rispetto verso l’altro, divertimento e comunicazione.
Attraverso questo libro si apprende che ogni situazione della vita, anche la più impegnativa, diventa un’opportunità di crescita e viene trasformata in un insegnamento costruttivo.
E’ auspicabile che venga letto da tanti genitori e nonni perchè è un importante strumento pedagogico per tutta la famiglia.
Grazie Susanna.
” Un giorno la quercia chiese al mandorlo: Parlami di Dio…e il mandorlo fiorì “