Milano, quartiere Bottonuto, 1926.
Un furto al museo del Teatro alla Scala, due omicidi, un ispettore di polizia, Egidio Farè che dovrà indagare, un giro di gioco d’azzardo, i silenzi e i segreti di Magiostra…
Tanti indizi ma in apparenza nessuna possibilità di riuscire a dipanare l’intricata matassa di accadimenti.
Un giallo storico avvincente e dal ritmo incalzante intriso di suspense, amore, mistero… un susseguirsi di eventi che renderà il lettore vigile e appagato.
Emanuela Signorini nasce a Gallarate, Varese, nel 1960. Si laurea in Lettere Moderne all’Università Statale di Milano e consegue il diploma professionale all’Istituto di Formazione al Giornalismo Carlo De Martino di Milano. Lavora per molti anni come giornalista professionista, cronista e inviata in quotidiani e testate periodiche nazionali. Il suo romanzo giallo storico d’esordio, Il sangue nero di Mussolinia (Giovane Holden Edizioni, 2018), ottiene un grande successo con sette riconoscimenti letterari nazionali. Grande interesse anche per il secondo lavoro, Nero di mummia (Giovane Holden Edizioni, 2020), una raccolta di nove racconti gotici ambientati in altrettanti luoghi fantasma italiani. Anche Nero di mummia si aggiudica un prestigioso riconoscimento letterario internazionale. Con Albatros Il Filo pubblica Bottonuto di fragole e sangue, un giallo storico ambientato nel cuore storico di Milano, al Bottonuto, quartiere che negli anni Trenta venne cancellato per sempre dalla mappa della metropoli meneghina per volere del primo piano regolatore della città.
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