Bella Ciao. Riso, Libertà e Futuro è un curioso excursus storico, poetico e politico attraverso l’evoluzione della musica e del testo del canto che oggi conosciamo con il titolo appunto di Bella Ciao. Dalla nascita delle “frottole” medievali alle canzoni popolari in voga nell’800, dai canti della prima e seconda guerra mondiale passando per il lavoro nelle risaie e i primi scioperi e movimenti sociali per il miglioramento della vita dei lavoratori: Sessa ci conduce per mano nel labirinto dei documenti e delle piccole storie degli individui che vanno a comporre la grande Storia. Questo lavoro, già pregevole in sé, si arricchisce e ci arricchisce ancora di più grazie ai capitoli specialmente dedicati alle donne e alla condizione femminile nelle risaie e nelle file partigiane. Un saggio che sposa una solida documentazione a una narrazione vivace che non può lasciare il lettore indifferente.
Varedese, nato trentanove inverni fa il giorno di San Carlo e diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, curioso del mondo e ostinato come i papaveri che nascono nei posti più impensabili ama chi “ha dentro di sé tutto l’Ottocento russo, il silenzio delle chiese, l’odore dei libri, la solitudine del mare, l’emozione di un quadro, l’innocenza della prima volta, la saggezza delle puttane, chi è timido perché abita la terra in modo delicato, chi osa come Fetonte perché sa che seppur credendoci stelle siamo solo comete”.
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