Quello che riusciamo a leggere tra queste pagine è un approccio filosofico all’amore, che non significa tanto un “filosofeggiare” sulla tematica quanto parlarne come si farebbe appunto con l’amore, con estrema delicatezza, bellezza, intensità, riuscendo, in una concisa esposizione, a riportare la declinazione infinita del più forte degli elementi, trasmettendoci vividamente la sua potenza quasi metafisica. A farci emozionare nella lettura è questa voglia di palesarci una verità che sembra evidente agli occhi del nostro autore e che altrettanto chiaramente viene mascherata, dunque invalidata, sminuendola di tutta la sua potenza.
Emanuele Apice nasce a Civitavecchia (RM) il 5 aprile. Se manca l’anno non fa niente: è per ricevere infiniti auguri. Si diploma al liceo classico e dopo essersi laureato alla magistrale in ingegneria, trova sé stesso e comprende che il suo compito è un altro. Nel 2013 ha un grave incidente con gli sci. Finisce in terapia intensiva e grazie ai medici e allo Spirito Divino si salva. Da quel giorno nasce in lui la passione per la recitazione e il bisogno di far comprendere agli altri che, per raggiungere la felicità eterna e migliorare la società, è necessario Amare, e di conseguenza si scopre il sé incondizionato. Pubblica le opere Diólia – lume della profonda esistenza (Albatros, aprile 2022), Autentico Inizio (Albatros, dicembre 2022, prima edizione), Brezza (Transeuropa, ottobre 2023).
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